**Cinema: Sara Doris, ‘film su mio padre è storia italiana e messaggio di speranza’**

Milano, 9 apr. (Adnkronos) – ‘Ennio Doris – C’è anche domani’, il film sul fondatore di Mediolanum, presentato ieri in una serata evento a Roma e che uscirà in più di 150 sale come evento speciale il 15, 16 e 17 aprile, è “una grande storia italiana, nella quale tante persone potranno riconoscersi. Rappresenta il patrimonio comune di tanti italiani che si sono fatti da soli con la forza del coraggio e dell’intelligenza, dell’impegno e della famiglia, che per noi ha un valore grande”. Così Sara Doris, figlia del fondatore di Mediolanum Ennio, scomparso nel 2021, racconta all’Adnkronos l’emozione di rivedere sul grande schermo la storia di suo padre e della sua famiglia.

Giacomo Campiotti, “il regista, è stato molto bravo a cogliere la storia di mio padre e della nostra famiglia, dando il giusto taglio a tutti i personaggi. Soprattutto alla figura di mia mamma e alla storia d’amore con mio padre. Per tutta la visione del film, sono rimasta mano nella mano con lei, immaginando cosa potesse provare nel rivedersi ragazzina, a 15 anni, innamorata di mio padre. Ripercorrere quei momenti per lei è stata un’emozione grandissima. Anche per me, che avevo sentito tante volte i suoi racconti e dunque conoscevo benissimo la sua storia, è stato davvero toccante perché mi sono resa conto che la sua è stata una testimonianza forte e di grande esempio per tutti noi”.

Insomma, una storia che valeva davvero la pena raccontare: “Le vicende ripercorse nella pellicola -dice- sono state tratte dal libro ‘C’è anche domani’, scritto nel 2014 da mio padre insieme a Leopoldo Gasbarro che narra la sua vita dalle origini agli eventi di Lehman Brothers del 2008”.

“Le immagini -continua Sara Doris- vanno avanti e indietro nel tempo, raffigurando le storie dell’Ennio bambino, giovane adulto e poi uomo maturo che si intrecciano, in modo molto coinvolgente”. Lo scorso anno anche lei ha scritto un libro, ‘Ennio, mio padre’, uscito alla fine dell’anno: “La cosa che più mi piace, quando incontro le persone che lo hanno letto, è che mi dicono: ‘ho rivissuto il mio mondo, i miei nonni’. E’ una cosa bellissima, come rivedere un mondo stupendo che ci ha portato ad essere ciò che siamo oggi. E’ bello che le persone possano identificarsi in alcuni pezzi di storia. Anche il film -assicura- è così perché racconta di quel mondo fatto di relazioni vere e sane, di gente che vuole emergere e darsi da fare, che siamo noi italiani”.

A chi si domanda perché dovrebbe andare a vedere ‘Ennio Doris – C’è anche domani’, spiega: “Quando io scelgo un film da andare a vedere chiedo sempre a chi me lo consiglia se mi lascerà qualcosa di buono, di bello. Questo è ciò che mi interessa davvero, che ci sia un messaggio, anche solo di divertimento, ma che comunque mi lasci qualcosa di bello nel cuore. E questo è ciò che resterà di questo film, sentimento di speranza e di gratitudine verso la vita. Il regista e gli attori hanno trasmesso perfettamente la capacità che aveva Ennio Doris quando incontrava le persone di farle stare bene e di farle sentire accolte, importanti. E lo hanno fatto raccontando cose vere. Cioè dimostrando che se mio padre ce l’ha fatta, ce la può fare chiunque. Del resto -conclude- mio padre era uno che tracciava sentieri non per percorrerli da solo, ma per aprirli affinché altri potessero percorrere il suo stesso sentiero”.

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