Consip. De Girolamo:” non indagata mi dimisi, Lotti lasci”

“In quel momento non ero indagata, ma capii che dovevo fare un passo indietro. Dovevo difendere la mia dignità. Quello che dovrebbe fare oggi Luca Lotti”. Così, a Repubblica, Nunzia De Girolamo, deputata di Forza Italia (allora in Ncd), ricorda i giorni in cui lasciò la guida del ministero dell’Agricoltura perché coinvolta in un’indagine sulla Asl di Benevento. “Quando un potere dello Stato entra in conflitto con il potere giudiziario, quando ci sono delle ombre, la politica deve fare un passo in più, dare il buon esempio. Altrimenti diventiamo Orwell: tutti uguali, ma qualcuno più uguale degli altri”, afferma. “Quella notte chiamai il presidente Napolitano. Mi chiese se volevo pensarci ancora. Dissi di no. Sono stati i giorni più brutti della mia vita. Ho resistito solo grazie a mia figlia”. Forza Italia non voterà la mozione di sfiducia ed “è giusto così”, rimarca. “Siamo gli unici a essere coerenti. Garantisti con gli avversari e con gli amici. Non come loro”. “Il Pd e i 5 stelle su questi temi sono incoerenti e opportunisti. Avevo consigliato di dimettersi anche all’allora ministra Maria Elena Boschi, ai tempi di Banca Etruria. Ha pagato un prezzo alto per non averlo fatto. E l’ha pagato Renzi”.

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