CONTATORE DELL’ENERGIA ELETTRICA MANOMESSO. DENUNCIATO UN IMPRENDITORE DEL LUOGO

Nel pomeriggio di ieri 14 settembre, i Carabinieri della Stazione di Apice (BN), unitamente agli ispettori specializzati della società Enel, nel corso di un controllo finalizzato alla verifica dell’integrità dei contatori energetici, hanno deferito all’Autorità Giudiziaria un imprenditore 45enne del luogo poiché aveva manomesso il contatore dell’energia elettrica asservente i locali della propria attività professionale.

Infatti durante il controllo i Carabinieri e gli ispettori dell’Enel hanno avuto modo di verificare che nella parte superiore della calotta del contatore elettrico era stato collocato, racchiuso in una scatoletta di plastica, un potente magnete soprannominato in gergo “Penelope” che, per le sue intrinseche qualità, era in grado di interferire sensibilmente con il corretto funzionamento del contatore alterando di fatto la reale quantificazione dei valori di consumo causando conseguentemente una sottomisurazione della potenza dell’energia elettrica prelevata .

A seguito degli ulteriori accertamenti si è anche accertato che il magnete era in grado di alterare la misurazione dei valori di consumo con una percentuale di circa 85% in meno del valore reale di consumo.

Al termine delle verifiche il magnete è stato sequestrato dai Carabinieri per il successivo invio all’Autorità Giudiziaria.

Con il caso di ieri salgono a tre i casi di sottrazione di energia elettrica scoperti dai Carabinieri insieme agli ispettori dell’Enel nel mese in corso. Infatti, si ricorderà che casi analoghi sono stati scoperti a Cerreto Sannita (BN) ed a Montesarchio (BN) nei confronti di commercianti ai quali la crisi economica deve avere suggerito di inventarsi un metodo per abbassare i costi dell’energia elettrica ma invece di andare alla ricerca di tariffe ed aziende più convenienti avevano pensato di utilizzare delle calamite per “frenare” il contatore dell’Enel.

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