Coronavirus. Mastella parla ai cittadini ricordando i punti fondamentali della lotta al nemico invisibile

Alcune considerazioni e alcune  decisioni assunte dice  Clemente Mastella affidando alla sua pagina FB il suo ultimo messaggio della giornata di sabato 21 Marzo 2020.

Tra quanti mi scrivete molti mi ripetono le stesse cose ritenendole fondamentali. Ma io pur leggendovi tutti, sto demolendo le mie forze consumandole nella risposta ad ognuno.

Vertendo sullo stesso argomento, darò ora una risposta conclusiva, chiedendovi con garbo di evitare di propormi le stesse situazioni.

Questi i comandamenti di Clemente Mastella al tempo del Coronavirus:

1) Maggior controlli. Occorre autodisciplina: non riescono le forze di polizia a tappare tutte le falle. La città ha 130 chilometri quadrati, Napoli soli 119 . Vanno a controllare le zone , fanno posti di blocco, vanno nelle case a seguito di denunce per chi è sospettato di mancata autodenuncia, provenendo dal nord.  Da ieri ho dato indicazioni di  controllare i prezzi che sembrano essere aumentati notevolmente.

Insomma un lavoro massacrante e per questo li ringrazio.

2) L ‘esercito ? L’ ho chiesto ma non è possibile . Altre zone vivono momenti drammatici come al Nord dove all’esercito  vengono affidate anche le bare purtroppo tantissime . Ricordo che noi figuriamo tra le  province meno colpite .

3 ) Ospedale. Lunedì farà , il direttore generale  del San Pio, sarà protagonista di una conferenza stampa con il sottoscritto, il  Prefetto ed il direttore dell’ASL.  Spiegherà cosa è vero e ciò che è falso. Dirò, già da ora, che tutti gli ospedali in Italia hanno vittime e “ feriti  per la guerra al virus, anche Benevento ed a loro ed i familiari il grazie e la solidarietà . Se non ci fossero non saremmo in guerra col virus .

Vi auguro la buonanotte .

Ps : Nel Mondo, dice Mastella,  siamo un miliardo a stare in clausura tranne il 20% di farabutti ed egoisti. Di questi anche una parte ristretta dei beneventani. Grazie a quanti, invece, con senso civico, Cristiano, con etica generosa fanno sacrifici psicologici, sociali , in due stanze per più persone è soffocante .

Grazie a loro ed un bacio ai bambini ed ai nonni, ai ragazzi scalpitanti e costretti a restringere gli spazi di vitalità giovanile . Ma senza questi sacrifici non ce la faremo . Dobbiamo e possiamo farcela

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