Corte di Cassazione respinge il ricorso presentato dall\’ex Ministro, Clemente Mastella

La Cassazione afferma il potere, del pubblico ministero in prima battuta e del giudice poi, di qualificare il crimine. E se i magistrati ordinari decidono che il reato è comune cade anche l’obbligo di informare la Camera competente. Alla Camera resta però la facoltà, se ci sono i presupposti, di ricorrere allo strumento del conflitto di attribuzione, qualora ritenga che siano state lese le sue prerogative. Gli ermellini ricordano che perché venga riconosciuta la natura ministeriale del reato è necessario che questo sia collegato alle funzioni svolte dal soggetto politico. Il principio espresso dalla Cassazione sul processo Mastella, in corso a Napoli, è estensibile anche alla vicenda processuale del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sul caso Ruby.

IL SOLE 24 ORE

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