Covid. Consigli Istituto Campania:”No rinvio riapertura scuole”

Il Coordinamento dei presidenti dei Consigli d’Istituto della Campania sollecita la riapertura delle scuole e chiede un incontro con l’assessore regionale all’Istruzione, Lucia Fortini.

”In Campania la curva epidemiologica continua ad appiattirsi ma la ripresa in presenza della scuola sembra destinata a slittare ancora e non se ne comprende il motivo – afferma il coordinatore regionale, Almerico Ippoliti – concordiamo con la possibilità che la percentuale degli studenti in presenza delle scuole secondarie di secondo grado si attesti al 50 per cento lasciando, comunque, all’autonomia scolastica l’ultima decisione in merito ma – precisa Ippoliti – siamo in forte disaccordo con lo slittamento ad altra data, diversa dal prossimo 7 gennaio, della ripresa della didattica in presenza”.

Per il Coordinamento si continua a non tener conto della differenza di trattamento che gli studenti campani stanno subendo nei confronti dei compagni di tutte le altre regioni d’Italia e dei danni psicologici, relazionali, sociologici e formativi.

Da qui la necessità di un confronto con l’assessore Fortini con l’obiettivo – si spiega – ”di verificare le motivazioni alla base di un ulteriore slittamento che sembra prospettarsi per la scuola campana”.

Nella lettera con cui si chiede l’incontro, i presidenti dei Consigli d’Istituto indicano anche alcune azioni da inserire nella prossima ordinanza anti-covid per la gestione dei contagi all’interno delle scuole.

Tra queste, la proposta che “i sindaci possono sospendere le lezioni scolastiche in presenza solo in quelle scuole in cui negli ultimi 7 giorni vi sia stato un aumento dei casi di covid pari almeno al doppio della settimana precedente e comunque – si legge nella lettera – non inferiore al 20 per cento degli alunni della stessa scuola.

Nel caso in cui l’emergenza epidemiologica giustifichi la sospensione generalizzata delle attività scolastiche su tutto il territorio comunale dovranno essere emanati provvedimenti ad hoc finalizzati alla chiusura di tutte le scuole, di ogni ordine e grado, senza margini di discrezionalità per le singole istituzioni scolastiche.

Naturalmente, a seconda dei casi, saranno valutati i dati relativi alla sola fascia di età delle scuole di cui si vuole sospendere la didattica. In caso contrario – concludono i presidenti dei Consigli d’Istituto – continuerà ad esserci un caos tra ordinanze regionali e sindacali”.

(ANSA).

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