Criticità Pronto Soccorso “Rummo” e gestione Asl, De Lorenzo attacca: “Siamo alla frutta”

Le criticità del pronto soccorso dell’A.O. “Rummo”, la malasanità regionale, la gestione dell’Asl e lo ‘spiacevole’ incontro ravvicinato con il direttore generale Franklin Picker sono le vicende argomentate dal dottor. Giuseppe De Lorenzo nell’incontro di questa mattina con la stampa.

L’ex Primario di Psichiatria ha reso noti i dettagli del suo animato incontro con il direttore Picker, in seguito al quale è dovuto ricorrere al Pronto Soccorso del Rummo di Benevento. Lo psichiatra dichiara di aver incontrato il dottor Picker lungo il Viale Mellusi casualmente, cogliendo l’occasione per chiedere spiegazioni in merito al suo trasferimento, nonostante già fosse in pensione. Nasce così il diverbio tra i due che fa sì che il dottor De Lorenzo si rechi al Pronto Soccorso vivendo “un’esperienza traumatica” – spiega lo psichiatra – “Arrivo sanguinante e mi metto in fila con un triage assurdo: uno sgabuzzino con una sola persona, dalle condizioni igieniche discutibili. Ritengo assurdo che il personale medico non si sia reso immediatamente conto delle mie condizioni così ho chiamato il direttore sanitario del Rummo invitandolo a scendere per capire cosa debba passare un paziente in cerca di cure” – aggiunge il dottore – “Per i colleghi è impossibile lavorare in quelle condizioni e per i pazienti aspettare tutte quelle ore. Esiste un progetto, non mi spiego perché non parta.”

Nel corso della conferenza il dottor De Lorenzo si è soffermato sulla gestione dell’Asl: “Nessuno interviene. Molti medici si sono rivolti a me raccontandomi del pessimo clima che si respira a via Oderisio, ma sono spaventati dalle conseguenze. E’ necessario intervenire umanamente per porre fine a tutto questo. Siamo arrivati davvero alla frutta”. Lo psichiatra ha concluso affermando che si rivolgerà alla Procura e che resta in attesa di una discussione con il direttore Picker: “Se non mi riceverà, andrò a sedermi sugli scalini di via Oderisio e lo aspetterò finché non arriverà”.

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