De Girolamo: non correrò da sindaco

 La coordinatrice Nunzia De Girolamo non vuole aderire al progetto. Il dibattito, presso la segreteria provinciale del Pdl, tra la coordinatrice De Girolamo, il senatore Mino Izzo, l’onorevole Nicola Formichella, l’europarlamentare Erminia Mazzoni e il vice coordinatore provinciale Roberto Capezzone. «Abbiamo discusso delle ipotesi già anticipate dai giornali, per inquadrarle in una strategia comune – ha spiegato Erminia Mazzoni – Credo sia necessario che il Pdl riguadagni il ruolo di guida che gli compete». Si è parlato, ovviamente, della questione del candidato a sindaco. I presenti hanno chiesto alla De Girolamo di reclamare per il Pdl il nome del candidato primo cittadino. «Guardare ad energie esterne è inevitabile per un partito popolare e aperto come il nostro – ha continuato la Mazzoni – Ma non si può dimenticare però la propria classe dirigente. Il rischio è di deprimere l’esperienza e di scoraggiare la militanza. Il Pdl ha davanti a sè una sfida soprattutto politica. Non ci sono nè possono esserci altri centrodestra». E dai presenti è partita la richiesta ad un impegno diretto della Ge Girolamo. «Ho condiviso l’ipotesi dell’impegno personale di Nunzia De Girolamo – ha concluso Mazzoni – Rappresenta tutto il partito ed esprimerebbe la forte determinazione che abbiamo di riconquistare il governo della città». Anche per ilMino Izzola coordinatrice sarebbe la candidata ideale. «Occorre cercare di ampliare quanto più possibile lo schieramento del centrodestra – ha detto il senatore – non disdegnando iniziative per coinvolgere Fli al nostro progetto per una alternativa di governo. Ma soprattutto dialogare con i Popolari per il Sud che in città assieme a noi sono determinanti. Per il candidato a sindaco il Pdl deve rivendicarlo con forza, anzi deve farlo mettendo in campo la massima espressione, ossia la coordinatrice provinciale». Ma la De Girolamo, che si è detta lusingata per la stima riposta in lei e per la designazione, ha spiegato il perché non ritiene necessaria una sua discesa in campo. «Non credo sia opportuno – ha detto sostanzialmente la coordinatrice – perchè accumulerei troppe cariche: parlamentare, membro della direzione nazionale del partito, coordinatrice provinciale e poi, in caso di vittoria, sindaco della città». Inoltre se si dovesse andare al voto politico anticipato il suo eventuale incarico da sindaco la renderebbe incompatibile con la nomina a parlamentare. Infine non può essere sottaciuta l’ipotesi che circola negli ambienti romani di un suo possibile incarico da sottosegretario nel corso dell’annunciato rimpasto. «Nella società civile e nel nostro partito – avrebbe concluso De Girolamo – ci sono personalità in grado di e vincere la sfida per Palazzo Mosti». Prossimo incontro giovedì con l’obiettivo di tirare le fila degli incontri con gli altri partiti e per definire le liste.

IL MATTINO del 13 febbraio 2011

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