De Girolamo: Più liste per vincere al Comune

 Oggi, fa il punto sulla situazione politica provinciale e le prospettive del partito berlusconiano. Quali scenari verso le amministrative? «Con gli alleati che hanno sostenuto il presidente Caldoro abbiamo avuto una riunione prima della pausa estiva ma è chiaro che il dialogo non si è certo esaurito con quell’incontro. Infatti, anche nei giorni scorsi ho visto e sentito diversi rappresentanti delle forze alleate per avviare un percorso comune e le anticipo che a breve terremo una nuova riunione con tutti gli amici dei partiti del centrodestra per decidere assieme, senza preclusioni, qual è la strada migliore per battere la sinistra e ridare a Benevento un governo che restituisca al capoluogo la dignità che merita». Un candidato sindaco del Pdl verrà posto quale pregiudiziale nei confronti degli alleati? «Nessuna pregiudiziale ma è chiaro che il Pdl ha una classe dirigente capace e competente che può aspirare a guidare la città. Come partito di maggioranza relativa, potremmo imporre e dettare le regole ma non siamo per le arroganze, bensì per il confronto e per la scelta dei migliori e dei meritevoli perché la città necessita di un governo che la faccia uscire dalle sabbie mobili in cui è stata condotta dalla sinistra». Udc e Api non escludono alleanze tra di loro: vede possibile un dialogo con queste due forze? «Con l’Udc siamo alleati in Regione Campania, condividiamo l’opposizione alla Provincia e al Comune di Benevento, il governo dell’Alto Calore e di numerosi centri della provincia; per cui sono tante le affinità e poche le diversità. Con Gennaro Santamaria ci stiamo già confrontando da tempo, credo che un’alleanza sia tranquillamente realizzabile. Non è possibile lavorare il giovedì insieme in Regione o all’Alto Calore e poi il venerdì ognuno va per la propria strada. Discorso un po’ diverso con l’Api che attualmente è organico alla sinistra, ma ritengo che anche con gli amici dell’Alleanza per l’Italia, i quali negli ultimi tempi hanno espresso diverse riserve rispetto al centrosinistra che guida Palazzo Mosti, sia possibile intavolare un discorso per il bene di Benevento e del Sannio». E con Viespoli? «Che dirle. È stato il senatore a dichiarare che non farà accordi con il PdL, ne prendo atto e non mi fascio la testa. Perché oggi i cittadini non seguono più i vecchi schemi ma sono per metodi nuovi che, purtroppo, chi è aduso alla politica della prima repubblica non riesce forse a cogliere». Se sarete voi a dover esprimere il candidato sindaco, secondo quale metodo lo individuerete? Pensate pure voi alle primarie? «Aspetteremo anche le indicazioni dei coordinamenti nazionale e regionale ma è ovvio che la scelta scaturirà da un confronto all’interno del Partito, con gli eletti e con tutti i dirigenti. Non ci saranno fughe in avanti o colpi a sorpresa, di nessuno, ma decideremo assieme perché ritengo che l’indicazione del candidato sindaco debba coinvolgere tutti, con la più ampia partecipazione possibile». Si ipotizzano più liste promosse dal Pdl: quante pensate di allestirne? «Ricevo giornalmente richieste di amici che vogliono candidarsi con il centrodestra e con il PdL. Per ora non posso dirle quante liste faremo perché non ho i numeri precisi ma sicuramente saranno diverse perché c’è tanta e tale partecipazione ed entusiasmo che la sola lista del Pdl non potrebbe contenere tutti». La motivazione principale addotta dai centristi che hanno aderito a Tel è stata la dichiarazione da lei resa secondo la quale i consiglieri uscenti non sarebbero stati ricandidati: pentita? «Nell’incontro con dirigenti ed eletti al Cattaneo dissi che il PdL doveva aprirsi ai giovani e alle donne e che non era possibile procedere sempre con gli stessi volti. Ne sono sempre convinta perché il popolo ci chiede rinnovamento e noi, coniugando l’esperienza con la forza e la passione dei giovani, dobbiamo saper cogliere le richieste che arrivano dalla base. Tra gli eletti del PdL ci sono valide professionalità che saranno ricandidate e a cui daremo la giusta dimensione, vedremo insieme in che modo organizzare le liste». Lei ha criticato duramente un’ipotetica intesa tra Del Basso e Viespoli, oltre ad eventuali candidature di personaggi da anni sulla scena politica. Ma a Roma di "vecchi arnesi" non è che ne manchino i tutti i partiti… «I vecchi arnesi esistono dappertutto e in ogni settore. Ho solo criticato alleanze spurie che non riconducono alla chiarezza e confondono gli elettori». I rapporti con Mastella: vi alleerete? «Sono convinta che il partito dei Popolari per il Sud sarà alleato del Popolo della Libertà e del centrodestra perché, come Mastella ha correttamente dichiarato proprio in un’intervista rilasciata al Mattino, sarà sempre alternativo alla sinistra: allora saremo sicuramente dalla stessa parte». gi.de.

IL MATTINO del 29 Novembre 2010

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