Diga di Campolattaro:” “La Provincia conferma che mancano collaudo, rivalutazione sismica e rivalutazione idraulica”

“La risposta fornita dalla Provincia, tramite l’ente gestore Asea, ha dichiarato il Sindaco di Benevento Clemente Mastella – relativamente alla diga di Campolattaro conferma a pieno la legittimità delle preoccupazioni che ho espresso nei giorni scorsi.

Al di là del tono sottilmente polemico e fintamente rassicurante della nota, si ha l’evidente conferma che il collaudo funzionale della diga, a cinquant’anni dall’inizio dei lavori per la sua realizzazione, ancora non è stato effettuato. Inoltre, si evince anche che per l’effettuazione di tale collaudo occorre realizzare la variante all’attuale strada interpoderale che conduce alla contrada «Senzamici»; peccato, però, che al momento manchino sia il progetto esecutivo che i calcoli strutturali, e soprattutto la Provincia non ha ancora stanziato i circa 200.000,00 necessari alla realizzazione dell’opera, tant’è vero che il ministero ancora non ha autorizzato la quota massima di regolazione di 377,25 m.s.m.

Infine, la nota conferma che, nonostante il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con due distinte note del settembre 2015 e del novembre 2015, abbia richiamato l’attenzione della Provincia sulla necessità di una rivalutazione sismica della diga e di rivalutazione idraulica dell’invaso in base ai nuovi criteri di legge vigenti, tutto ciò non è stato ancora fatto, né poteva essere fatto in quanto la Provincia non solo non ha reperito ulteriori fondi rispetto a quelli stanziati dalla Giunta Cimitile (50.000,00 euro) ma ha addirittura, in sede di bilancio, ha annullato una precedente delibera della stessa Giunta Ricci, che aumentava le risorse destinate a tale scopo.

Questi i fatti nudi e crudi che, al di là delle chiacchiere contenute nella nota dell’Asea, ha proseguito Mastella  – confermano ancor di più la necessità di convocare una riunione urgente per individuare le azioni necessarie a conseguire la sicurezza dell’infrastruttura e per valutare la possibilità che la Regione, alla luce delle limitate capacità finanziarie della Provincia, avochi a sé le competenze relative alla diga di Campolattaro, anche nell’intento di rassicurare le popolazioni interessate alla problematica, il che non significa affatto creare allarmismi, e di poter realizzare le opere di derivazione utili per la potabilizzazione dell’intera provincia, e non solo”.

 

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