Edificio ex Orsoline. Rettore Canfora fa chiarezza e replica al Meetup Partecipazione 5 Stelle

Ho letto, ammetto, non senza stupore, la nota stampa inviata dal gruppo Meetup Partecipazione a 5 Stelle, relativamente alla questione dell’edificio Ex Orsoline, concesso dal Comune di Benevento all’Università degli Studi del Sannio. Così il Rettore Gerardo Canfora 

Trovo il tentativo di mettere in contrapposizione l’Università con il sistema scolastico oggettivamente ingiustificato. Università e scuola, infatti, sono parte di un unico sistema formativo, motivo per cui una scuola, come l’Ateneo cittadino caso specifico, non toglie certo spazio ad altra scuola, ponendosi, in qualunque modo si voglia leggere la vicenda, in continuità d’intenti e azione. Scuola e Università sono due facce della stessa medaglia, simboli di cultura che svolgono la propria attività secondo il principio della formazione e della crescita dello studente.

Ed è un tentativo contro la storia. Pietro Calamandrei, uno dei padri della nostra costituzione, apre un suo famoso discorso del 1950 in difesa della scuola pubblica, rivolgendosi agli “insegnanti di tutti gli ordini di scuole, dalle elementari alle università, affratellati in questo esercizio quotidiano di altruismo, in questa devozione giornaliera al domani, all’avvenire che noi prepariamo che non vedremo, che è l’insegnamento”.

Nella nota appaiono evidenti palesi errori, incluso quello grossolano in cui si fa rientrare l’Ateneo nell’alveo degli enti privati. “Com’è che un immobile inagibile diventa agibile se dato a un ente privato”? – dice la nota. L’Università è ente pubblico e nel caso dell’Unisannio, ovviamente, lo è sempre stato.

Ad ogni modo, rispondo nel dettaglio agli interrogativi presentati. L’Università ha reso agibile solo una porzione limitata del piano terra (circa il 17% della superficie utile dell’edificio) realizzando solo 4 aule.

E’ stato possibile intervenire in tempi rapidi su questa porzione limitata perché il piano terra non ha richiesto interventi sulle scale, che per i piani superiori devono essere revisionate per garantire il rispetto delle norme antincendio, sono stati realizzati facilmente nuovi servizi igienici rimovibili che non hanno richiesto interventi sulle montanti verticali e sulle pavimentazioni, non sono state fatte modifiche sulla distribuzione degli ambienti e sugli infissi esterni, che ai piani superiori devono essere sostituiti. Inoltre le volte che coprono il piano terra si presentano in buono stato di conservazione a differenza dei solai in cemento armato dell’ultimo piano che necessitano di interventi straordinari a causa di copiose infiltrazioni di acqua e del primo piano dove gli intonaci sono fessurati.

L’Università sta sviluppando un progetto di ristrutturazione molto articolato per recuperare la funzionalità dell’intero edificio che richiede un investimento complessivo di circa 5 milioni di euro e che dovrà essere realizzato almeno in 2 lotti distribuiti in un tempo di almeno 2 anni.

Per il primo lotto sono state avviate le procedure per pervenire, in tempi stretti, alla definizione di un progetto esecutivo per farci trovare pronti alle iniziative di supporto all’edilizia universitaria invocate dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Scientifica Lorenzo Fioramonti.

Resto, come sempre, a disposizione per confronti o chiarimenti con qualunque attore istituzionale di questo territorio, dove il confronto e il dialogo siano espressione di costruzione e volontà di crescere e far crescere l’Università ed il Sannio.

 

Il Magnifico Rettore

Gerardo Canfora

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