Energia: Vitulano, Bergamo e gli altri, quali sono i comuni virtuosi

Vitulano (Benevento), Amandola (Fermo) e gli altri: ai sette comuni italiani più virtuosi per quanto riguarda l’energia è stato assegnato Vivi – il Premio Territorio Vivibile promosso da Gse (Gestore servizi energetici) nell’ambito della XXXIX Assemblea annuale dell’Anci, a Bergamo.

Il riconoscimento è andato alle città (piccoli borghi, comuni medi e capoluogo) che più si sono distinte per implementazione di energie rinnovabili ed efficientamento energetico, per il lavoro innovativo sugli edifici pubblici, le attività produttive, l’occupazione e la riduzione dei consumi e dell’impatto ambientale.

Questi enti locali si sono contraddistinti per aver attivato almeno due servizi del Gse nei settori dell’edilizia, dell’illuminazione, dello sviluppo e mantenimento del fotovoltaico in autoconsumo, delle comunità energetiche e della formazione.

Il comune di Vitulano (Benevento) ha costituito la prima Comunità energetica rinnovabile in Italia che è stata certificata dal Gse, oltre ad aver attivato i servizi di Scambio sul posto (particolare forma di autoconsumo che consente di compensare l’energia elettrica prodotta e immessa in rete in un certo momento con quella prelevata e consumata in un momento differente da quello in cui avviene la produzione) e Ritiro dedicato.

Il Comune di Amandola (Fermo) è stato premiato per aver fondato una Comunità energetica rinnovabile e per aver attivato contratti di Scambio sul posto e Conti energia, traguardi raggiunti dopo aver partecipato ai programmi di formazione gratuita dedicati erogati dal Gse.

Il Comune di Montevarchi (Arezzo) ha riqualificato due edifici pubblici con il Conto termico – il Gse ha riconosciuto circa 120 mila euro di incentivi in particolare il 58% per interventi di coibentazione degli involucri – e ha richiesto assistenza per la realizzazione di una Comunità energetica rinnovabile in partenariato pubblico e privato.

Il comune di Abano Terme (Padova) è tra i pochi comuni italiani ad aver rinnovato l’intero impianto di illuminazione pubblica con il meccanismo dei Certificati Bianchi (titoli negoziabili che certificano il conseguimento di risparmi negli usi finali di energia attraverso interventi e progetti di incremento dell’efficienza energetica). Inoltre ha riqualificato cinque edifici pubblici con il Conto termico e ha attivato il servizio di Scambio sul posto: il GSE ha riconosciuto oltre 650 mila euro di incentivi, in particolare il 70% per interventi di coibentazione degli involucri.

Il comune di Cavriglia (Arezzo) si è contraddistinto invece per aver reso tre edifici scolastici nZEB (a emissioni quasi zero) con il Conto termico – sono stati riconosciuti dal Gse oltre 1,3 milioni di euro di incentivi – e per aver attivato i contratti di Scambio sul posto e di Ritiro dedicato.

Il Comune di Bergamo ha efficientato un edificio comunale con il Conto termico – il GSE ha riconosciuto circa 200 mila euro di incentivi, in particolare il 68% per infissi – e ha attivato contratti di Scambio sul posto e di Conto energia. Inoltre, ha pianificato un programma di più ampio di efficientamento – per il quale è in via di definizione un accordo con il Gse – beneficiando anche dei fondi del Pnrr.

Infine, il comune di Treviso ha attivato più di dieci contratti di Conto energia e Scambio sul posto. È inoltre in fase di progettazione la riqualificazione di un’intera area industriale grazie alla combinazione di diversi fondi.

Ai vincitori del premio sarà proposto un percorso di assistenza sperimentale, volto a sviluppare e testare nuovi servizi per la valorizzazione delle fonti rinnovabili sulle proprietà comunali, per la mobilità sostenibile e per l’informazione ai cittadini.

Il Gse dall’inizio del meccanismo del Conto termico (2016) fino ad oggi ha riconosciuto alla pubblica amministrazione quasi 270 milioni di euro di incentivi (a fronte di circa 15.500 richieste), dei quali circa 200 milioni di euro sono stati destinati ai comuni (a fronte di quasi 4.600 richieste). Nel 2022 il GSE ha già riconosciuto quasi 41 milioni di euro di incentivi ai comuni italiani (a fronte di circa 700 richieste).

ARTICOLI CORRELATI