Equivoci: interpreti del secondo periodo di Battisti


Roberto, Giorgia e Alessia non vinsero ma, finalisti con due brani inediti nelle prime due serate, si esibiscono nell’ultima con Eugenio Bennato.
Giorgia e Alessia , sorelle, nascono da quel padre che inonda la loro infanzia di ottima musica. Gli studi di pianoforte le portano, ben presto, ai primi posti in concorsi anche internazionali. Giorgia studia anche teatro mentre Alessia coniuga musica e danza.
Giorgia attrice-cantante affronta provini, spettacoli in tv, vincendo anche una puntata di “La sai l’ultima?”. Poi con due ragazze fa il cabaret. Un successo!
Alessia, istintiva, allegra, canta con il padre dall’età di 6 anni in spettacoli in piazza, lasciando semplicemente stupefatti i fortunati spettatori. Poi il fatale incontro con Roberto, espansivo, impulsivo, con il quale instaura, nonostante la diversità caratteriale, un forte legame che porta il duo ad un comune denominatore: l’arte.
Roberto, cantante per vocazione, inizia all’età di 11 anni a suonare il pianoforte, invogliato dalla più che intonata madre. Poi a tanto aggiunge la danza: “Ma come sarebbe?? Un maschio con la voce alta che suona il pianoforte e studia danza? Un alieno!!! No! Non in un paesino di provincia…”
Il conservatorio lo accoglie e Alessia lo incoraggia. Giorgia intanto li ascolta e decide di unirsi a loro. Un terreno che prende corposità e magia.
Incidono un disco ma alla buona, riproponendo “Maramao perché sei morto?”, “Bellezze in bicicletta”, “Lucciole vagabonde”. Brani rifatti con lo stesso sapore di quegli anni ’30, ma dove non emergono le caratteristiche dei tre.
Poi “La ruota della fortuna” con Mike Bongiorno, che fortuna non porta.
Estate 2002: il trio milanese partecipa a Gallipoli ad uno stage, dove ha la fortuna di incontrare il M° Maurizio Fabrizio al quale affidano un loro cd con un pezzo inedito, innovativo e piacevole all’ascolto, che infatti piace al maestro Fabrizio, il quale li spinge a continuare su quella linea, anzi li propone al “Bengio festival 2002”.
Benevento- luglio 2003- Auditorium Calandra – un’estate violenta, infuocata come l’entusiasmo dei tre vocalisti ribattezzati “Equivoci”, che in pausa di registrazione del lavoro “Sinceramente non tuo” “Help! Help!”, raggiungono la frescura della segreteria della “Promoarte” dove incontro Roberto Martinazzo, Alessia e Giorgia Alessandri.
“Come? Da “Maramao perché sei morto?” a Battisti-Panella?”
ROBERTO: “ Si! Grazie all’avvocato Giuliano, che ha creduto nelle nostre qualità”.
“Certo è una bella responsabilità trattare Battisti”
R: “E’ vero, ma ci dicono che ce la faremo. Intanto faremo il nostro meglio per far rivivere un pezzo di storia della musica italiana”
“E della Bengio orchestra?”
R: “Tutto il bene del mondo. Un ringraziamento al maestro Alterisio Paoletti, il “Beethoven” dei nostri giorni”
Intanto noto una luce bellissima negli occhi di Alessia che prosegue: “Un grazie anche alle “violine” del “Bengio Festival”, pietre miliari per la realizzazione di questo album sony”
“E’ vero, verissimo!” aggiungono Giorgia e il sorridente Roberto.
Poi quasi all’unisono: “Grazie! Grazie! Ai maestri Battisti e Panella, ma anche agli… “Equivoci”!”
E io: “Sono d’accordo!!! Don Giovanni, fatti un pianto, potrebbe essere vero – Hegel”
RITENGO CHE “SINCERAMENTE NON TUO”, DOVE TANTA E’ LA MELODIA MA FACILE E’ LA LETTURA, SIA UN PREGEVOLE OMAGGIO AL NOSTRO AMICO LUCIO BATTISTI, VOLUTO DA UN ENTUSIASTICO GIGI GIULIANO, PROTAGONISTA CAPARBIO E DI SPICCO DELLA MUSICA ITALIANA.

Enrico Salzano – [email protected]

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