FRANCIA: RICERCATRICE SANNITA A LIONE, ‘LA GENTE SA CHE PUO’ SUCCEDERE, VIVE FATALISMO’ 

“Un collega dell’università ha inviato a tutti, intorno alle 18.30, una mail per dire che c’era stato un attentato e che era meglio evitare i trasporti pubblici”. Così Ester
Masiello di origini sannite ripercorre gli attimi successivi all’esplosione del pacco bomba a Lione dell’altro ieri. Sorella del vicepresidente nazionale e presidente campano di Coldiretti,
Gennarino, Ester vive a Lione da 10 anni. Da 14 in Francia. E’ una
ricercatrice all’Università Lione 1. “Quando ho letto la mail –
continua a raccontare all’Adnkronos – ero già rientrata ed ero al
parco con mio figlio. Non viviamo vicino alla zona in cui c’è stata
l’esplosione, ma alla Croix Rousse, la zona alta di Lione. Non conosco
neppure nessuno che abiti in quel quartiere. Gli altri due bambini
erano al nido, ma sempre in una zona abbastanza lontana”. Le chiediamo
che clima si respiri a Lione adesso. “Sinceramente non credo che il
clima sia cambiato, perlomeno per le persone che non hanno vissuto
l’esplosione in prima persona o che non abitano in quella zona. Non so
come spiegare, ma dopo gli attentati di Parigi (e non solo) è come se
si vivesse con la consapevolezza che può succedere in ogni momento.
Questo non vuol dire che ci si limiti negli spostamenti o che si viva
costantemente con la paura. C’è una sorta di fatalismo, credo”.

 

ADNKRONOS

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