Hortus conclusus, decapitato busto di pietra: incuria o vandalismo?

Durissime le parole dello scultore Mimmo Palladino in un’inchiesta del Mattino del 3 febbraio riguardante “l’omicidio culturale” compiuto nel capoluogo sannita.

Nuovi danni arrecati all’Hortus Conclusus: decapitata la testa di una delle sculture in pietra collocata sulla terrazza chiusa ai visitatori poiché inagibile. Resta ora da stabilire se si tratta di un’ulteriore atto di vandalismo o, ipotesi ancora più terrificante, dei mancati interventi di manutenzione in un complesso che dovrebbe essere un fiore all’occhiello per la città.

Nonostante le sollecitazioni dello scultore Palladino e le minacce di privare Benevento del dono fattogli nel 1992, il restauro per adesso sembra “lontano” visti gli elevati costi, che ammontano ad oltre centomila euro, e la grave situazione finanziaria del Comune che cerca aiuto dai privati.

Una testa staccata da un busto non è che un simbolo del declino culturale, ma non è l’unico visto che oltre dieci anni fa si è verificato un episodio simile in cui è stata rubata la testa di cavallo poi ritrovata, ma sostituta con una copia e mai rimessa al suo posto.

Necessario un maggior controllo per quanto riguarda le opere e l’entrata dei visitatori. Nonostante il tentativo di centinaia di volontari che quest’estate hanno deciso di ripulire l’Hortus Conclusus da cima a fondo, ripristinando il teatro all’interno del complesso “nascosto” fino ad allora, è evidente che la situazione resta critica. “Bisogna restituire al luogo la dignità che merita lavorando tutti insieme – dichiara Palladino – Non è solo questione di fondi. Si cerchino i partner necessari per riqualificare il perimetro magico nel centro storico”.

Alessia Tesauro

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