L.G., 32enne beneventana di fatto residente a Milano, era uscita ieri sera con alcuni amici per trascorrere una allegra serata tra Apice e San Giorgio, quando, al termine della stessa, uno di loro, PENTA Sergio, classe 1969, pregiudicato beneventano nullafacente, si è offerto di riaccompagnarla a casa a bordo della sua Twingo. La povera ignara, invece, è stata condotta nelle campagne del Cubante, dove –secondo la narrazione della donna- sarebbe stata costretta sotto minacce a subire un rapporto sessuale. A nulla sarebbero valsi i continui dinieghi ed i ripetuti tentativi di svincolarsi. Tuttavia a seguito di una distrazione dell’aguzzino, la donna aperto lo sportello è fuggita per le campagne, dove, nascosta dalla notte, ha contattato i Carabinieri, che in pochissimi minuti l’hanno raggiunta. Alla pattuglia dei Carabinieri intervenuta, la giovane donna ha riferito quanto le era accaduto pochi istanti prima e tanto è bastato perché, una seconda pattuglia dell’ Arma dei Carabinieri si ponesse alla ricerca del Penta che è stato rintracciato e tratto in arresto nel Comune di Apice. In caserma sono stati effettuati i primi rilievi; un graffio sul volto del Penta, segno della resistenza della donna, convincevano gli inquirenti della bontà della denuncia, mentre altri indizi della violenza, presenti all’interno della sua autovettura, hanno determinato la necessità di sottoporla a sequestro. Il Penta è stato tradotto nel carcere di Benevento Capodimonte, a disposizione della locale Procura della Repubblica.
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