I medici assenteisti pedinati per mesi

Destinatari del provvedimento tredici medici e due amministrativi. I sanitari sono Roberto Pocino 56 anni; Carmine Lucio Fusco 56 anni; Giovanni Mario Melillo 57 anni, Arturo Scognamiglio 58 anni; Giuseppe Miele 58 anni, Pasquale Ferro 57 anni, Emilio Iele 53 anni, Vinicio Martignetti 53 anni, Arturo Lamparelli 53 anni, Cosimo Mazzone 50 anni, Enrico Spagnuolo 61 anni, Anna Lisa Salerno 47 anni, Alfredo Nazzaro 49 anni. Due gli amministrativi Remo Roberto Nilo 44 anni e Maurizio De Girolamo 48 anni. I provvedimenti sono stati notificati agli indagati, ne manca solo qualcuno perchè i destinatari erano assenti. Le indagini sono state svolte dai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale coordinate dalla Procura della Repubblica, nell’ambito di un’azione volta alla repressione del fenomeno dell’assenteismo di dipendenti pubblici. Per un certo periodo, dal dicembre 2008 al mese di agosto 2009 il personale dell’ospedale «Rummo» è stato monitorato dai militari dell’Arma che hanno riscontrato, in alcune occasioni, anomali comportamenti dei dipendenti. Spesso si allontanavano dal posto di lavoro durante il previsto orario di servizio o la pausa pranzo. Il sistema veniva attuato andando in ritardo al lavoro o uscendo in anticipo dall’ufficio facendo risultare il turno di servizio regolare. Ricorrevano per far ciò ad irregolari timbrature del badge elettronico, anche con il concorso di altre persone rimaste sconosciute. Dal sequestro di documenti contabili e dal controllo dei registri delle presenze, dove vengono riportate le timbrature dei cartellini, nonché da pedinamenti, effettuati anche con il supporto di attività tecniche, si è appurato, che gli indagati erano assenti dal posto di lavoro, senza giustificato motivo. Percepivano pertanto dei compensi non dovuti. Il magistrato ha ritenuto che in questi comportamenti si riscontra il falso e la truffa aggravata in danno di un Ente Pubblico. Gli inquirenti ritengono che le assenze ingiustificate si sono avute almeno tre volte. Fanno parte del dossier investigativo oltre ai tabulati sulle presenze anche dei rilievi fotografici. In una nota il procuratore della Repubblica Giuseppe Maddalena sostiene che i fatti, «appaiono particolarmente gravi perché, non solo, gettano discredito su di un’intera Istituzione Pubblica ma costituiscono un evidente danno anche per i dipendenti che vi operano e lavorano secondo le regole». Il Giudice delle indagini preliminari del Tribunale Sergio Pezza quindi, ha disposto la misura dell’obbligo di firma presso il Comando Provinciale carabinieri. Ciascun indagato si dovrà presentarsi tutti i giorni. Stabiliti anche gli orari dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 15 alle 19. Gli indagati si sono già rivolti ad alcuni avvocati tra cui Del Basso De Caro, Cancellario, Regardi,Verrusio, Chiusolo. I primi interrogatori da parte del Gip Pezza avranno inizio domani 9 dicembre.

IL MATTINO dell’8 Dicembre 2010

ARTICOLI CORRELATI