Ida Santanelli portavoce del Circolo di FdI “La città che sale”

Costituito il circolo di Fratelli d’Italia Benevento “La città che sale”. Promosso da Ida Santanelli, che ne è stata nominata Portavoce, si ispira allo spirito dirompente, coraggioso e creativo dei futuristi con l’obiettivo di elaborare un’idea di città che, valorizzandone l’identità, la proietti verso il futuro. A fronte del clima deprimente di assuefazione politicamente corretta, è necessario reagire contribuendo a stimolare il dibattito sul divenire della nostra comunità. La pandemia rappresenta un fattore geopolitico di rilevanza epocale e richiede un’assunzione di grande responsabilità e umiltà da parte di tutte le classi dirigenti. Soprattutto in una fase così drammatica, non solo dal punto di vista sanitario ma anche socioeconomico, la Politica deve ritornare a guidare i processi decisionali che non possono essere delegati a tecnici/affaristi o a chi, sfruttando la demagogia dell’antipolitica, ha solo rinvigorito vecchie e nuove “caste”. Con spirito di servizio verso la città, gli iscritti al circolo di Fratelli d’Italia “La città che sale” intendono contribuire ad un confronto propositivo innanzitutto con gli alleati, partendo dalla costruzione di un centrodestra innovativo, allargato ad associazioni, movimenti,  personalità che, seppur provenienti da culture diverse, si pongano come agenti di cambiamento in grado di mettere in campo un progetto di città competitivo, con una squadra e un candidato Sindaco realmente alternativi all’approccio mastelliano, privo di una visione strategica nella gestione del territorio. In un contesto così delicato, con migliaia di cittadini in difficoltà, non è pensabile riaffidare il governo della città a chi, invece di prendersene cura, ha usato le Istituzioni per fini propagandistici ed elettorali. 

Benevento ha bisogno di una classe dirigente fatta di persone affidabili, competenti e appassionate, che abbiano la voglia di raccogliere la sfida di promuovere una rivoluzione culturale e meritocratica per favorire la modernizzazione della Politica e delle Istituzioni.  Non è più il tempo di intercettatori di incarichi, greggi transumanti da un partito all’altro o utili idioti del potente di turno, tantomeno di presunti onesti e finti rottamatori alla ricerca di un posto al sole. 

Occorre costruire una grande alleanza valoriale e sociale tra soggetti visionari, con una chiara strategia che ponga al centro lo sviluppo economico e sociale della città e la tutela dei diritti dei suoi cittadini. Solo recuperando la forza di reinventare le città delle nostre aree interne grazie a un capitale umano di qualità, si può realmente rigenerare il Mezzogiorno con idee sostenibili e rilanciare l’Italia investendo in modo proficuo i 208 miliardi del Recovery Plan. 

 

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