Il Consiglio provinciale di Benevento, adempiendo alla legge istitutiva della “Giornata del Ricordo” ha dedicato gran parte dei propri lavori di oggi

Agostinelli ha invitato a rendere omaggio alle vittime delle foibe ed ha auspicato che l’umanità possa emendarsi delle atrocità commesse in passato imboccando una strada diversa. Ha rivolto quindi un appello alle giovani generazioni: “non date ascolto – ha detto – alle voci che predicano l’odio tra i popoli”. In rappresentanza del Provveditore agli studi, la dott.ssa Emilia Tartaglia Polcini ha ricordato quindi che la Consulta provinciale degli studenti ha prestato attenzione alla “Giornata del ricordo”, organizzando un’Assemblea plenaria sul tema della tragedia delle foibe all’Istituto Industriale. Il messaggio che si è inteso trasmettere ai giovani – ha detto la Tartaglia Polcini – è che essi si sentono lontani da questa realtà violenta, che ha “macchiato” la storia del nostro Paese, e che però occorre tenere alta l’attenzione rispetto alla stessa violenza perché c’è troppa assuefazione rispetto ad essa. E se diventa abitudine assistere a scene cruente, ha concluso la tartaglia Polcini, probabilmente s’incrementeranno episodi di lesione di diritti dell’Uomo. Il consigliere Teodoro De Cianni, a nome di tutta la opposizione consiliare, si è chiesto il perché di quei morti e di quelle liste di proscrizione al termine del conflitto. “I fatti, anche più imbarazzanti e scomodi, hanno una loro logica, ha spiegato De Cianni: compito della ricerca storica è di ricostruire senza pregiudizio quanto si è verificato. È tempo che anche queste morti entrino a far parte della memoria nazionale. Il gemito di quelle vittime non morirà con loro”. Il consigliere Nicola Damiano, a nome della maggioranza, ha dichiarato che trattasi di una triste pagine della nostra storia, tanto che ancora oggi non è noto il numero ufficiale delle vittime. La Pace, ha proseguito Damiano, è il fattore di crescita e di sviluppo delle nostre collettività: alla pace occorre far riferimento in ossequi al dettato dell’art. 11 della nostra Carta costituzionale. È compito di tutti noi insegnare e trasmettere alle future generazioni questi nostri ideali”. Il Consigliere Gianfranco Marcasciano, indipendente, ha ricordato che i morti delle foibe sostanzialmente non facevano comodo allo Stato italiano, in quanto la Jugoslavia di Tito, indipendente da Mosca, era comunque un “muro” rispetto all’Unione Sovietica e al Patto di Varsavia e non si poteva rovinare l’equilibrio post bellico, e quindi l’intero assetto europeo. “La riflessione – ha proseguito Marcasciano – è antica: è quella che vede contrapposto i diritti dell’individuo alla ragione di Stato: cosa prevale? La devozione dei morti è qualcosa che va al di là della ragion di Stato. Oggi, oltre alle semplici commemorazioni, la riflessione va fatta sull’uomo, sulla nascita della stessa cultura: l’origine stessa della cultura è la violenza, l’origine stessa delle Istituzioni, è la violenza. Non ci dobbiamo certo rassegnare alla ragion di Stato; né la minoranza al potere delle maggioranza: da questo punto di vista c’è un pessimismo della ragione, anche se sostenuto da un ottimismo della volontà. Non crediamo che i cambiamenti puramente economici cambino gli uomini: il cambiamento va fatto dall’uomo per poter arrivare poi alle strutture”. L’assessore alla cultura Giorgio Carlo Nista ha ricordato che la Provincia di Benevento si è distinta per la sua assoluta correttezza politica e culturale avendo presentato nella Bibliomediateca, non senza il disappunto di alcuni maestri di pensiero, un libro sulle morti e sulle stragi provocate dal comunismo, con alcuni capitoli dedicati alle foibe. “Non esiste alcun ragione di stato – ha concluso Nista – che abbia il diritto di prevalere sui diritti individuali, che non possono essere compromessi da nessuna ideologia o idea”… Pasquale Grimaldi, vice Presidente della Giunta provinciale, ha concluso i lavori ricordando come la tragedia delle foibe interessò anche donne, bambini e anziani strappati dalla propria terra di origine. La Vita è il bene supremo, ha ammonito Grimaldi. Una esortazione a tutti i popoli va fatta affinché la reminescenza delle situazioni che si sono perpetrati diventi un ricordo sempre più lontano, senza guerre e senza violenze. Al termine è stata votata per acclamazione una delibera di condanna dei fatti del Carso e di solidarietà alle vittime. Il Consiglio provinciale infine ha approvato con 2 astenuti, 1 contrario e 11 favorevoli un provvedimento concernente gli immobili di via Perinetto in Benevento, consistente nella regolarizzazione e normalizzazione del rapporto che lega la Provincia da alcuni decenni agli attuali affittuari.

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