Il nuovo Benevento deve ancora crescere e migliorare, ma piace alla gente perchè ha un\’anima

E’stato campionato, ma con tutti gli ingredienti del calcio agostiano. Per dire che caldo, preparazione da completare, assenze ed altri fattori non consentono di esprimere giudizi lapidari. Con ciò, però, sommando la prestazione contro il Gela, a quelle con Este e Vicenza, mi riferisco alle "partite che contano", pur rilevando che questa squadra è incompleta ed ha tanto bisogno di lavorare tatticamente e come gestione, è completamente diversa da quellòa della passata stagione. Piace alla gente perchè ha una anima. Non è irresistibile e nè fa sognare, ma lotta con il cuore, con la voglia, si sacrifica e vuole vincere sputando sangue e sudore.
Era ed è quello che chiedono i tifosi da sempre e gli stessi Vigorito che sotto questo aspetto hanno centrato un primo importante obiettivo e su questa strada con i rientri degli infortunati, il miglioramento dell’intesa e della condizione oltre che qualche rinforzo si può sperare in un girone che è terribile perchè agonisticamente elevato, ma nel quale se hai un pizzico di qualità e l’agonismo puoi competere per qualsiasi traguardo… Quando ci sono ingredienti morali e motivazioni collettive univoche, l’esperienza insegna che ostacoli e lacune possono essere superati ed eliminati. La strada, dunque, è questa. Il delicato lavoro svolto da Oreste e Ciro Vigorito oltre che dal bistrattato Mariotto di queste settimane si sta vedendo, perchè è stato anche di presenze, colloqui e scelte…
In campo si sta vedendo una squadra nella quale ogni singolo cerca di aiutare il compagno in difficoltà o si adatta a rincorrere o marcare o pressare. Contro il Gela verso la fine del match è stato emblematico un recupero di capitan Clemente sul fallo di fondo, commovente Evacuo che correva a marcare a destra e sinistra, Carcione che non riusciva più nemmeno a reggersi in piedi ma che ad ogni occasione allungava il piede e si potrebbe continuare così. La strada è questa. Si è voltata pagina ed i primi protagonisti di questa inversione sono stati proprio i discussi "vecchi". Ora, almeno stando a quanto visto la causa giallorossa la sentono per davvero. Non ho visto la squadra borghese, ma una squadra che vuole vincere consapevole di limiti e problemi.
Per non parlare dell’intensità e dei ritmi che non avevamo visto nel recente passato. Grazie Vigorito per aver capito gli errori ed aver richiamato chi per anni ci ha fatto vedere squadre atleticamente all’avanguardia. Ma facciamo in modo che moralmente e materialmente la preziosissima vittoria contro il Gela che vale oro colato e considerato che ad inizio stagione è tutto più difficile, sia un buon viatico.
Il centrocampo è tutto da reinventare e del resto mancano Pacciardi, Bianco, Grauso e De Risio, pertanto deve trovare equilibri. In difesa la coppia centrale piace tantissimo con quel Signorini che sembra già un trentenne tanto per non fare nomi, ma nelle chiusure centrali deve migliorare, così come nel movimento "senza palla" di interdizione. Clemente ed Evacuo, la strana coppia che tutti ci invidiano ma che di certo non è la migliore possibile morfologicamente, si cerca in continuazione ed è molto bello… Pintori forse era quello che ci voleva lì davanti e La Camera sembra rigenerato anche se ha ancora tanti margini di miglioramento. Ad esempio alcuni cambi potevano essere accellerati, ma ci può stare anche questo di questi tempi… Naturalmente non ci sono promossi e bocciati, ma tante buone e incoraggianti prospettive. Ecco, guardiamo al domani con un pizzico di sorriso perchè c’è una logica di voglia e di mentalità, poi il resto è fatto da gol, fortuna, arbitri (quello con il Gela mi ha totalmente deluso), e tutto il resto. Così come ho scritto l’altro giorno non è una corazzata, ma una squadra che vuole crescere e migliorare, perchè c’è tanto da migliorare, ma ha un’anima.
Avanti così dunque… E approfittiamo di questa vittoria per crescere e correggere errori e legittime storture.

beneventofree.it 23 Agosto 2010 Antonio Martone

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