Il project work dell’ITI Lucarelli di Benevento sull’analisi matematica dell’andamento dell’epidemia da COVID 19

La difficile emergenza sanitaria che stiamo vivendo in questo tempo, con l’analisi matematico-statistica dell’andamento del fenomeno, è stata oggetto di un project work realizzato dall’Istituto Industriale G.B. Bosco Lucarelli di Benevento con il coordinamento della prof.ssa Maria Orlacchio, titolare della cattedra di matematica, e del Dirigente Scolastico, dr.ssa Maria  Gabriella Fedele. La ricerca, che si inserisce nell’ambito delle attività di “didattica a distanza” promosse dallo storico Istituto sannita,  ha impegnato gli alunni della V ECA che si sono cimentati nello studio del fenomeno, dal punto di vista statistico, indagando l’andamento dei contagi in Cina e in Italia, poste a confronto, al fine di analizzare le relative curve  che individuano i diversi trend e che consentono, in questo modo,  di costruire un modello matematico che potrà aiutare gli esperti (epidemiologi ed economisti)  a meglio interpretare i dati per l’adozione delle conseguenti misure di contrasto. Anche la matematica, quindi, ci può aiutare a superare questa difficile emergenza, offrendoci una lettura approfondita del fenomeno, spiegandone le diverse dinamiche e caratteristiche. L’evoluzione di un’epidemia segue una funzione, chiamata sigmoide o logistica, con un andamento che assume la tipica forma di una esse allungata. Nell’epidemia da COVID 19  si è osservato che, nei due ambiti territoriali messi a confronto (la regione  di Hubei in Cina e l’Italia che presentano pressoché  lo stesso numero di abitanti e densità demografica), all’inizio della diffusione dell’epidemia l’andamento dei contagi è stato di tipo esponenziale, con incrementi giornalieri progressivamente crescenti e, superato il punto di flesso della curva, è divenuto di tipo logaritmico, cioè con incrementi giornalieri decrescenti. Lo studio ha consentito di dimostrare come, benché le due curve che descrivono il fenomeno nei due Paesi analizzati presentino un andamento  nel complesso similare, nel caso cinese il punto di flesso,  che segna la svolta e l’inversione del fenomeno,  è stato raggiunto più velocemente, anche – probabilmente – per effetto delle drastiche misure adottate, possibili però solo in uno Stato autoritario come la Cina. L’analisi ha, invece, dimostrato che in uno Stato democratico, come l’Italia l’inversione di tendenza è avvenuta leggermente più tardi, proseguendo poi con il proprio andamento. Il project work con i risultati della ricerca, che offre anche uno spunto interessante per una migliore comprensione del fenomeno, è stato illustrato da Giuseppe Minicozzi, Nicolò Latorella e Nunzio Quarantiello, alunni dell’Istituto,  in occasione di una video-conferenza  organizzata venerdì scorso (17 aprile) sulla piattaforma digitale attivata dall’Istituto che, anche “a distanza”, continua a svolgere le proprie attività didattiche.

 

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