Il prossimo avversario del Benevento: il Pavia

Nove punti conquistati in 17 partite nel girone d’andata; 16 in 12 gare nel girone di ritorno. Basterebbero questi numeri per far capire la netta inversione di tendenza che il Pavia ha avuto da quando sulla panchina lombarda si è seduto Giorgio Roselli, allenatore perugino capace qualche anno fa di portare la Cremonese in Serie B, un signor Nessuno solo in apparenza. Cose semplici e razionali: devono essere state queste le parole d’ordine di Roselli che, come prima cosa, ha cercato di lavorare molto sul piano motivazionale cercando di rinfrancare una squadra che aveva il morale sotto ai tacchi, visto l’ultimo posto in classifica e i quattro tecnici cambiati. Poi si sa, per ottenere risultati immediati, non c’è miglior modulo di un 4-4-2 scolastico; un sistema di gioco conosciuto da tutti, che ti permette un ottimo scaglionamento sul campo e che, grazie alla disciplina dei singoli, è molto efficace. L’inizio della sua avventura in terra pavese non è stato dei migliori con la sconfitta maturata a Carpi; poi ci sono stati due pareggi contro dirette concorrenti alla salvezza come Monza e Foligno. Dopo questi due pari è arrivato l’exploit: tre vittorie consecutive con Spal, Viareggio e Lumezzane. Tre successi che hanno permesso ai lombardi di far sentire il fiato sul collo a quelle squadre che la precedono in classifica. Da quel momento, il Pavia non si è più fermato, riuscendo a bloccare la capolista Ternana e andando addirittura a vincere sul campo dell’ostica Pro Vercelli. Ed è grazie a questi risultati che Carotti e compagni hanno potuto rialzare la testa e guardare all’orizzonte con rinnovata fiducia.

L’UOMO IN PIU’: l’attenzione non può che cadere su Filippo Falco, gioiellino di proprietà del Lecce che si sta mettendo in mostra nella sua prima stagione in una squadra professionistica. Con otto reti segnate è il miglior marcatore dei pavesi, ma ha servito anche numerosi assist decisivi. E’ una mezzapunta di 19 anni, sinistro naturale, che gioca preferibilmente a destra in un attacco a tre, ma si destreggia bene anche come seconda punta. Viene soprannominato il "Messi del Salento" per la sua statura, ma anche perché ama la giocata ad effetto mai fine a se stessa, è bravo nel dribbling e ha un sinistro vellutato. 
 

LA ROSA 

PORTIERI:
 Facchin, Cacchioli, Meioni

DIFENSORI: Caidi, Gheller, Verruschi, Fissore, Capogrosso, Fasano, Pezzi

CENTROCAMPISTI: Carotti, Meza Colli, Meregalli, Dall’Oglio, Galassi, Bufalino, Falco, Statella, Cinelli 

ATTACCANTI: A. D’Errico, Veronese, Radoi, Rodriguez, Marchi, Cesca, Ancora

ALLENATORE: Giorgio Roselli

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