In Consiglio Comunale a San Giorgio del Sannio la maggioranza vota contro il Mezzogiorno

L'associazione "Mezzogiorno Nazionale", infatti, ha proposto ai consigli degli Enti locali di votare una delibera affinchè, in vista del pacchetto di riforme istituzionali che il governo  Renzi si appresta a varare, si reintroduca nella Costituzione il testo dell'articolo 119 così come approvato dal Costituente del 1948, per far partire una vera e propria "costituente dal basso" che ridisegni finalmente lo Stato.
Ma l'Amministrazione di San Giorgio ha detto no, opponendo un rifiuto con motivazioni infantili e infondate. Il sindaco Ricci ha affermato di non poter votare la delibera perché l'associazione proponente è presieduta da un politico che ha governato insieme alla Lega.
Decisamente smemorato il sindaco. Dimentica che la modifica del titolo V, con conseguente eliminazione del Mezzogiorno dalla Carta Costituzionale, è opera del Centro sinistra cui Ricci appartiene e non della Lega o dei suoi alleati.
Ci aspettavamo che un sindaco di un ente locale del sud Italia si interessasse della centralità della questione Mezzogiorno, o quanto meno che sapesse fornire giustificazioni più valide di una risposta sterile ed infantile. Che abbandonasse le casacche di partito e  con onestà intellettuale e politica riconoscesse l'assenza del Mezzogiorno dal dibattito politico anche per responsabilità dei due grandi partiti (PD e PDL).Ma, a tal riguardo, forse dobbiamo ritenere che l'interlocuzione con il Sindaco Ricci non risulta essere difficile ma inutile.
Noi da parte nostra porteremo avanti ogni iniziativa possibile perché le prossime riforme non taglino ancora una volta fuori il Mezzogiorno dall'orizzonte nazionale.

Giovino Carpenella
capogruppo "Nuova San Giorgio"

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