INDAGINI SU PEDOPORNOGRAFIA. DON NICOLA DE BLASIO AL GIP: “PC IN DISUSO DAL 2016”. CHIESTA REVOCA DEI DOMICILIARI

Don Nicola De Blasio, direttore della Caritas diocesana di Benevento e parroco di San Modesto, accompagnato dagli avvocati Massimiliano Cornacchione e Alessandro Cefalo ha risposto per quasi un’ora alle domande del Gip Gelsomina Palmieri e del PM Marilia Capitanio, per difendersi dall’accusa di detenzione di materiale pedopornografico.

Il sacerdote ha giustificato la presenza di immagini e video di minori compromettenti, trovati sul suo personal computer, spiegando che quel PC non era più in uso dal 2016, allorquando aveva avviato un’indagine proprio per condannare chi commette questo reato, soprattutto nel mondo ecclesiastico, ricerca poi abbandonata.

Don Nicola si é dichiarato innocente e si é detto provato da una vicenda e da atteggiamenti o “impulsi”, come definiti dal PM, che non lo riguardano come prete e come uomo.

Rispetto ai 170.000 € in contanti trovati in casa sua, ha spiegato agli inquirenti che quel denaro é provento sia di offerte dei fedeli per la ristrutturazione della chiesa, che di soldi ereditati dai genitori venuti a mancare che avrebbe dovuto versare in banca.

Si attende ora la decisione del GIP Gelsomina Palmieri in merito alla richiesta avanzata dalla difesa di revoca degli arresti domiciliari a cui é sottoposto da mercoledì scorso.

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