INFRASTRUTTURE: COMMISSARIO NAPOLI-BARI, APRIRE TUTTI I CANTIERI ENTRO FINE ANNO

VINCENZO DE LUCA PRESIDENTE REGIONE CAMPANIA

Aprire i cantieri su tutti i lotti della  Napoli-Bari entro la fine del 2021. Questo l’obiettivo posto dal  commissario straordinario per la realizzazione della ferrovia ad alta  capacità Napoli-Bari, Roberto Pagone, che oggi, insieme  all’amministratore delegato di Webuild Pietro Salini, ha incontrato il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nella sede della
Giunta regionale di Palazzo Santa Lucia, a Napoli.

L’obiettivo è  ridurre i tempi di percorrenza tra Roma e Bari a circa 3 ore, circa 55 minuti in meno rispetto a oggi, e realizzare un collegamento diretto  tra Napoli e Bari in circa 2 ore rispetto alle attuali 3 ore e 34  minuti con cambio a Caserta. “I lotti sono tutti finanziati – ha
spiegato Pagone – e avere i cantieri aperti, quindi operativi, è un  vanto per il territorio. Tutte le conferenze di servizio si sono  chiuse con l’approvazione all’unanimità da parte del territorio”.

Salini ha manifestato l’intenzione di “fare qui quello che abbiamo
fatto a Genova, dove sotto gli occhi della Nazione si è scoperto che
questo lavoro si può fare bene, con soddisfazione di tutti e si può
raggiungere il risultato di fare opere pubbliche in modo trasparente e
condiviso con la popolazione. Quest’area del Paese – ha aggiunto
Salini – mi sta molto a cuore, ha un reddito pro capite molto
inferiore alla media nazionale, c’è una carenza di infrastrutture e
noi vogliamo cambiare le cose, riuscire a realizzare queste opere
proprio per dare a questa parte del Paese un po’ di speranza, non solo
qui ma in tutto il Sud”.

De Luca ha ricordato che “la Regione Campania ha avviato una
collaborazione straordinaria con Ferrovie dello Stato per sbloccare
molti cantieri sulla linea Napoli-Bari. Avremo 10 lotti che partono,
miliardi di euro di lavori, saremo a disposizione per accompagnare
queste opere che possono determinare un’occupazione tra le 5mila e le
6mila unità lavorative. Dovremo fare i conti con i problemi
dell’Italia, la palude burocratica, la fatica per ottenere i pareri
necessari dalle Soprintendenze, dalle Autorità di bacino, le procedure
di esproprio. Da questo punto di vista dovremo lavorare con grande
intensità perché davvero ci sia una semplificazione e una
sburocratizzazione radicale che oggi ancora non si vede. Questa – ha
concluso De Luca – è la sfida per il futuro”.

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