L.I.D.U.: Concerto presso la casa circondariale di Benevento

Per allietare gli animi e portare gioia durante il periodo natalizio si è tenuto ieri un concerto nella casa circondariale di Benevento, voluto dal Comitato sannita della L.I.D.U. (Lega italiana dei diritti dell’Uomo) e dal Circolo Manfredi di Benevento, ma reso possibile grazie alla disponibilità dei vertici del Conservatorio nella figura del Direttore Giuseppe Ilario e del Presidente Caterina Meglio. Un evento che ha visto partecipare il Clair Clarinet Ensemble, diretto dal Maestro Michele Pepe, con Almerigo Di Martino, Rosa Maria Meoli, Francesca Piccolo, Gianni Battista Iannucci e Francesco Caimano. La formazione musicale ha eseguito brani di Offenbach, Bernstein, Ferneyhough, Rossini, Strauss jr e Verdi. Il concerto è stato aperto dai saluti della Direttrice della Casa Circondariale di Benevento, Maria Luisa Palma e da Giuseppe Di Gioia, segretario della L.I.D.U. di Benevento, che non solo hanno ringraziato quanti, in maniera diversa, hanno partecipato e reso possibile l’evento, ma hanno anche stabilito un primo contatto per continuare e concretizzare altre iniziative. Presenti in sala anche Luigi Diego Perifano, Presidente del Comitato di Benevento della LIDU, la vicedirettrice della Casa Circondariale Marianna Adanti e Enza Nunziato, del Circolo Manfredi, che ha fatto da ponte tra il Conservatorio Nicola Sala, l’Istituto penitenziario e le associazioni promotrici dell’evento.
“Quando Enza Nunziato ci propose di realizzare un concerto nel carcere di Benevento – hanno dichiarato Giuseppe Ilario e Caterina Meglio – abbiamo subito aderito. Durante questo periodo di feste il Nicola Sala fa sentire la sua presenza sul territorio con concerti spalmati in diversi luoghi della città. Quella di suonare in carcere ci è sembrata un’ottima iniziativa che vuole raccogliere la città in un unico abbraccio festivo”.
“Per noi – hanno spiegato i musicisti – è stata un’esperienza forte, emozionate. Eravamo molto tesi, ma quando abbiamo iniziato a suonare abbiamo incrociato gli sguardi dei presenti e abbiamo capito di aver fatto breccia nei loro cuori con la musica, il linguaggio che non conosce barriere”.

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