«La scuola Pacevecchia libera dall’amianto già da aprile»

«Siamo sicuramente soddisfatti per la riapertura del plesso scolastico di Pacevecchia ma siamo altrettanto sconcertati per il maldestro tentativo dell’amministrazione comunale di confondere le idee all’opinione pubblica, facendo passare il messaggio che la scuola fosse chiusa perché interessata da lavori di bonifica dall’amianto». E’ quanto scrivono in una nota i consiglieri comunali Nicola Boccalone, Antonio Capuano, Sandro D’Alessandro, Ettore Martini, Nazzareno Orlando e Fernando Petrucciano. «I genitori degli alunni, il personale scolastico e amministrativo e i cittadini di Pacevecchia – prosegue il documento – sanno bene che la scuola Pacevecchia era interessata da necessari lavori di ristrutturazione e messa a norma, progettati, finanziati e appaltati dalla giunta D’Alessandro e che l’attuale esecutivo, pur nel rispetto dei ruoli, non c’entra nulla con i lavori di ristrutturazione, anzi. La vicenda della presenza dell’amianto era stata risolta già nel mese di aprile 2006, allorquando l’Asl Benevento 1, dopo continui solleciti e vertici in Prefettura, restituì “all’esercizio ordinario” i locali della scuola, dopo aver verificato che l’azienda incaricata dal Comune per bonificare tutti gli edifici interessati dall’amianto, aveva compiuto i lavori a regola d’arte. Peraltro, la stessa azienda (Costa di Acerra), aveva dovuto aspettare lungamente il via libera dell’Asl Benevento, in difficoltà per reperire una discarica dove sversare l’amianto, fino a individuarla a Brescia, visto che l’unica che operava in Campania era stata oggetto di un provvedimento giudiziario. Dopo la restituzione dei locali, avvenuta il 13 aprile (con tanto di comunicazione ufficiale), ripresero i lavori ordinari, affidati in precedenza (con regolare gara d’appalto) alla ditta De.M.Al. di Castelcampagnano (Caserta), con una dotazione finanziaria di circa 500mila euro».«Di conseguenza la vicenda dell’amianto, che – è bene ribadirlo – non ha provocato alcun problema agli alunni e al personale, come certificato dal Cria (Centro regionale inquinamento atmosferico) della Regione Campania, era chiusa da tempo. Sarebbe stato meglio, allora, spiegare all’opinione pubblica perché la giunta Pepe, in carica da giugno, non è riuscita a mantenere l’impegno di riaprire il plesso a settembre come nelle previsioni. Quanto alla sistemazione provvisoria degli alunni nel fabbricato ex Moscati di via Lungo Calore, pur comprendendo le difficoltà di spostamento subite dai genitori e dagli alunni, non si può non ricordare che si tratta di un edificio ristrutturato da poco e sicuramente a norma di legge e che ora potrà essere utilizzato sia per ospitare uffici e servizi comunali, sia per altre attività a sostegno del rione Ferrovia. E’ un altro tassello della copiosa eredità lasciata dal centrodestra alla città e all’attuale maggioranza che nessun tentativo di depistaggio potrà del tutto oscurare»

ARTICOLI CORRELATI