La società giallorossa ha inviato un voluminoso dossier contro gli arbitri al designatore ed al presidente Macalli

La società giallorossa aveva atteso un’altra settimana, prima di spedire il dossier contro i torti arbitrali che dall’inizio della stagione sta ricevendo, sperando che la direzione casalinga di Benassi di Bologna contro la Virtus Lanciano fosse la punta dell’iceberg. E del resto come noto i Vigorito non hanno mai amato chiassate o piazzate o dichiarazioni eclatanti, perchè ligi ai regolamenti e soprattutto certi della buona fede generale oltre che rispettosi anche di eventuali errori.
Sin dall’altro lunedì era stato chiesto ai collaboratori della segreteria di mettere insieme dei documenti per spedire il tutto agli organi competenti. Poi era arrivato lo stop perchè convinti che dopo il "furto" registrato contro i frentani si cambiasse tendenza, ci si rendesse conto che la lista nera era troppo lunga per continuare. Era solo una illusione. Si sono dovuti ricredere tutti anche gli ottimisti…
Martedì mattina è arrivato l’ordine perentorio ed irrevocabile di inviare il dossier che è alquanto voluminoso al designatore degli arbitri della Lega Pro, al presidente Macalli. Non lamentele o scenate, ma semplicemente un documento dove c’è un lunghissimo elenco che in questa stagione ha privato i giallorossi di punti preziosi e importanti. Si è fatto rilevare anche l’ostilità preconcetta che si verifica quasi sempre, oltre a decisioni scandalose e stranissime che vanno al di là del banale o semplice errore che pure fa parte del gioco.
Naturalmente non si attende nessuna risposta e nè ci saranno manifestazioni eclatanti o clamorose. Ma un messaggio forte per far capire che a Benevento ed il Benevento hanno capito… Non è escluso che nei prossimi giorni ci sia una convocazione per chiedere almeno ulteriori delucidazioni e cercare un chiarimento. Non riusciamo a capire come non hanno provato imbarazzo lunedì sera quelli del "palazzo" nel vedere quello scempio, pensando che si trattava del Benevento, quella stessa squadra danneggiata e scippata a Crotone nel 2004, dal papocchio del Potenza nel 2007 e ci fermiamo così…
In pratica si cerca rispetto per una comunità come quella sannita e la stessa società che investe milioni di euro e che rispetta regole e regolamenti in maniera capillare.
Lo scandalo del San Francesco di Nocera perpetrato dagli assistenti Messina e Ostuni con l’avallo di Viti di Campobasso, che ha visto tutta l’Italia calcistica che è rimasta basita nel vedere due gol in netto fuorigioco convalidati alla Nocerina ed uno regolarissimo annullato ai giallorossi, nel giro, pensate, di soli 30 minuti costituisce un qualcosa di unico, di insuperabile. Ma nella lista c’è l’arbitro Benassi che ha diretto con la Virtus Lanciano, Barbeno di Brescia, quello del rigore concesso per un rimpallo tra piede e mano di Formiconi fuori area, il famigerato Pasqua, nativo di Nocera che a Foggia ha concesso un rigore inesistente a favore dei satanelli e ignorato un atterramento di Pintori, Sguizzato di Verona e naturalmente vi figuravano già lo stesso Benassi di Bologna per la gara del Flaminio contro l’Atletico e lo stesso Viti di Campobasso.
A Benevento è una storia che registrano da anni e che soprattutto si accentua appena la squadra sta per decollare. Come se ci fosse una sorta di regìa occulta. Naturalmente la nostra non è una insinuazione, ma è un voler rilevare questa casualità e basta. Anche perchè probabilmente in questa società e quindi anche nel mondo della pelota, la coerenza, la pulizia morale e gestionale, la correttezza, la civiltà e lo stile che è anche degli stessi tifosi, vengono scambiati per altro…

beneventofree.it

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