“Ieri è stata rivendicata – tra tante altre esperienze del mio impegno di governo provinciale – la sperimentazione del protocollo della legalità da parte delle stazioni appaltanti della Provincia di Benevento, che, come si evince leggendo il libro, vuole sottolineare ed esprimere apprezzamento per l’ottimo lavoro di cooperazione svolto con la Prefettura di Benevento.
Il sottoscritto ha semplicemente auspicato, e non solo in occasione di questo dibattito, ma anche in altri importanti consessi, la necessità di applicare norme stringenti di carattere generale per continuare ad evitare che ditte escluse da una stazione appaltante, per mezzo del protocollo di legalità, possano "legalmente" lavorare per altre strutture pubbliche che pure non adottano lo stesso strumento. L’auspicio, da sempre sostenuto, è che ci siano delle norme in grado di tutelare la legalità, bloccando le attività di quelle aziende che mantengono legami con la criminalità organizzata. Nel dibattito di ieri ho preso atto semplicemente del fatto che alcune delle molte aziende escluse da Benevento hanno continuato a svolgere attività per altre stazioni appaltanti sul territorio nazionale, ovviamente senza alcun riferimento o allusione al Comune e alla Provincia di Benevento.
Inoltre non mi permetto di dare lezioni a nessuno, tantomeno a chi ha importanti titoli accademici.
Consentitemi, però, di provare una personale amarezza poichè ogni volta che, in questi ultimi due anni e mezzo, ho cercato di esprimere una qualche idea sulla tutela e sul futuro di questa terra, la mia posizione ha suscitato interpretazioni assai fuori luogo e completamente decontestualizzate, come accaduto anche in questo che era un appuntamento di natura più culturale che politica.
Se è legittimo, tuttavia, che ci sia chi si è impegnato per portare avanti una discontinuità –politicamente legittima – rispetto alle linee guida del precedente governo della Provincia degli ultimi 10 anni, non comprendo dove sia lo scandalo se vengono sottolineati e difesi i valori la cultura che aveva ispirato quella esperienza.
Come pure mi risultano oscure le ragioni per le quali vengano fatte circolare artatamente notizie in merito ad accordi politici tra i più bizzarri e singolari e con l’unico scopo di rifuggire da un idea invece tanto semplice quanto limpida: quella di contribuire ad un sano e sereno confronto sul futuro della nostra città e del Sannio;: un confronto che vedrà nella difesa della legalità, nella promozione dell’innovazione, nella tutela dei cittadini la realizzazione di un progetto che avrà al centro il supporto di tanti giovani coraggiosi e dotati di passione e conoscenze da mettere al servizio della nostra città e del Sannio intero.
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