LOTTA AI TUMORI AL CERVELLO:

Le loro ricerche sono state pubblicate sulla prestigiosa rivista scientifica in lingua inglese Nature in edicola dal 20 marzo scorso. Al loro fondamentale lavoro ha dato un significativo contributo anche la Provincia di Benevento che ha co-finanziato un complesso programma di sviluppo delle ricerche anticancro e di un Centro medici di alta specializzazione sul territorio sannita, il “Mediterranean Institute of Biotechnology”. L’articolo scientifico di Nature che illustra i contenuti del lavoro di Pagano e Iavarone ha il titolo: ”Control of chromosome stability by the betaTrCP-REST-Mad2 axis”. Come ha affermato il prof. Iavarone, nelle pagine della pubblicazione “si rende finalmente chiaro il motivo per cui alcuni tumori del cervello contengono forme anomale della proteina REST. Ciò è dovuto al fatto – spiega il ricercatore beneventano da tempo trapiantato nella Grande Mela – che quelle forme anomale diventano resistenti alla degradazione mediata da betaTrCP con conseguente aumento della malignità del tumore”.Nella sezione “Acknowledgements” del predetto articolo di Nature sono quindi riportati i ringraziamenti ufficiali alla Provincia di Benevento per il sostegno finanziario concesso al borsista dott. Daniele Guardavaccaro, collaboratore dei ricercatori principali Pagano e Iavarone. Il dott. Guardavaccaro, nell’ambito di un protocollo d’intesa siglato nel dicembre del 2005 tra Ministero del lavoro italiano e Provincia di Benevento, è uno degli studiosi partecipanti al progetto di ricerche anticancro in tre Università statunitensi (oltre alle citate, fa parte del programma anche Harvard), finalizzato ad acquisire esperienze scientifiche e know how da trasferire quindi nel Mediterranean Institute of Biotechnology, un Centro di ricerca medica ed oncologica che la Provincia di Benevento intende realizzato in un fondo di sua proprietà nel capoluogo sannita.Il presidente della Provincia Carmine Nardone, appresa la notizia della scoperta scientifica dei prof. Pagano e Iavarone, ha voluto personalmente congratularsi con i due ricercatori ed in particolare con il concittadino Iavarone, premiato, peraltro, proprio dalla Provincia con il “Gladiatore sannita”, ed esprimere la gratitudine di tutta la comunità amministrata per i fondamentali passi in avanti da loro registrati. I concreti risultati delle indagini scientifiche dei dottori Pagano e Iavarone, ha affermato Nardone, confermano la giustezza della nostra scelta di finanziare la ricerca scientifica internazionale: questa strategia ha consentito al nostro territorio sannita di dialogare con il mondo e rientrare in un contesto di relazioni e rapporti internazionali del più alto livello.***PROMEMORIA ACCORDO ANTICANCRO – IAVARONE – MIB1.Il 28 dicembre 2005 fu sottoscritto presso al Rocca dei Rettori, sede della Provincia, in Benevento un protocollo d’intesa tra Ministero del welfare, Provincia di Benevento, Regione Campania – ARSAN, Lions Club di Benevento ed il prof. Antonio Iavarone della Columbia University di New York per sviluppare un programma di ricerca anticancro. Tale protocollo, però, nasce sostanzialmente nel 2002, allorché allo scienziato beneventano Antonio Iavarone fu riconosciuto il Premio “Il Gladiatore d’oro sannita”, istituito dalla Provincia proprio quell’anno sotto la presidenza di Carmine Nardone. 2.Il “Gladiatore” è assegnato a chi, sannita o non, abbia però illustrato il Sannio nelle arti, nelle scienze, nell’imprenditoria, nella cultura, nello sport: il prof. Iavarone, da anni negli Stati Uniti, lavora presso il Department of Neurology and Istitute for Cancer Genetics Columbia University di New York e ha dato un altissimo contributo al progresso delle ricerche sul cancro. Egli, infatti, è impegnato nella ricerca sui geni e le proteine della famiglia delle proteine della famiglia “basic Helix Loop Helix” che esercitano funzioni fondamentali per la crescita cellulare, il differenziamento e la trasformazione maligna della maggior parte dei tessuti. In altri termini, il Dr. Iavarone si occupa di uno dei più importanti aspetti nel campo della ricerca su cellule staminali, differenziazione e cancro: in tale veste è stato tra gli organizzatori della terza edizione del Congresso internazionale “Basic helix loop helix genes: regulators of normal development and indicators of malignant transformation”, tenutasi presso l’Istituto Superiore di Sanità a Roma il 9-10 Maggio 2005. In quella importantissima sede il Dr. Iavarone ha visto riconosciuto il frutto del proprio lavoro su una particolare proteina: si è infatti registrato un accordo generale tra i partecipanti al Congresso circa la possibilità che le sostanze indagate dallo Iavarone potrebbero effettivamente bloccare la funzione proliferativa intrinseca alle cellule tumorali e contemporaneamente inibire la formazione dei vasi sanguigni, con importanti impatti per la ricerca applicata neurologica, cardiovascolare e oncologica.Insomma, il dr. Iavarone è una personalità scientifica di rilievo internazionale e proprio attorno a tale figura si voluto avviare nel Sannio un discorso di forte impatto innovativo. A seguito del Premio istituito dalla Provincia, si avviarono contatti ed incontri per possibili forme di cooperazione scientifica tra Italia e Stati Uniti. 3.L’11 maggio 2005, proprio all’indomani del Congresso scientifico che abbiamo citato, per iniziativa dei Lions (“Club Benevento Host” e “Benevento città sannite”), fedeli al loro motto “We serve” e ad un impegno, senza scopo di lucro, per un costante miglioramento del livello di efficienza e di serietà nei principali campi di attività della società civile, si svolse un Convegno nella bellissima cittadina di Sant’Agata de’ Goti cui partecipò anche il dott. Iavarone. Al termine la Provincia, con il presidente Carmine Nardone, si propose quale soggetto promotore di una serie di iniziative per la lotta al cancro, e cioè il finanziamento di borse di studio, la realizzazione a Benevento di un Parco biotecnologico e l’organizzazione della quarta edizione del Congresso scientifico internazionale. I Lions accettarono di buon grado la proposta ed ovviamente lo stesso Iavarone si offrì di collaborare.4.L’8 luglio 2005 fu siglato un primo protocollo tra Provincia, Lions Club e dott. Iavarone: venne formalizzata la cooperazione, che la Provincia si impegnava a finanziare con una cospicua somma (300.000,00 Euro) per bandire tre borse di studio internazionali da tenersi a New York presso la Columbia University per ricerche sul cancro da affidare alla supervisione scientifica dello stesso Iavarone. Nel frattempo, però, maturavano le condizioni per ulteriori finanziamenti ai progetti concessi dal Governo centrale e dalla stessa Regione Campania: così il 28 dicembre 2005, grazie ad un generoso contributo di 1,5 milioni di Euro del Ministero del welfare, le borse di studio sono salite a 12 da svolgersi sempre negli USA e sotto la direzione del luminare beneventano. 5.In più, sempre con il protocollo del 28 dicembre, cioè il secondo protocollo dava l’avvio alla realizzazione del progetto scientifico del M.I.B. (“Mediterranean Institute of Biotechnology”) in Benevento: lo stesso Iavarone era incaricato della redazione scientifica del progetto, mentre la Provincia si impegnava a realizzare i circa 3.000 metri quadrati coperti necessari allo svolgimento delle attività di ricerca dell’Istituto.Allo stato (marzo 2008) si è in fase di redazione del progetto preliminare da parte di un primario studio tecnico specialistico USA con la cooperazione della Agenzia Sannio Europa, partecipata dalla Provincia. La spesa prevista è di 84,5 milioni di Euro su un’area di 12 ettari alle porte di Benevento.6.Nel commentare il protocollo in sede di incontro con la Stampa il prof. Iavarone ha affermato: «bisogna andare oltre il concetto, peraltro caro a molti, che occorra impedire la “fuga dei cervelli” dall’Italia ed invece affermare con forza la necessità che i cervelli di tutti i Paesi possano avere un luogo dove incontrarsi tutti insieme per svolgere le proprie ricerche. Solo mettendo insieme le intelligenze, le professionalità, le capacità, l’inventiva di scienziati provenienti da ogni angolo del pianeta si può effettivamente favorire la ricerca per scopi pacifici ed utili all’uomo. Io ovviamente sono felicissimo che proprio la mia piccola Città e la mia cara Provincia meridionale, in un Paese che fa poca ricerca scientifica e che vede le Università popolate solo da studiosi italiani, abbiano dimostrato tale apertura mentale da finanziare un programma tanto ambizioso ed internazionale, fondato proprio sull’incontro di menti ed esperienze spazialmente lontane. Sono altresì orgoglioso di poter cooperare affinché che gli scienziati che si formeranno negli Stati Uniti vengano poi a lavorare nel M.I.B. di Benevento: mi auguro che questa iniziativa possa aprire la strada ad altre analoghe in tutta Italia».Del resto, è evidente che occorre superare lo stereotipo che vuole incompatibili la marginalità economica con la ricerca scientifica: in caso contrario, non si potrebbe spiegare il caso India che sta sempre di più diventando leader mondiale della ricerca scientifica e dell’innovazione, pur continuando a registrare enormi sacche di povertà. Proprio questo esempio fa capire che il Mezzogiorno italiano può nutrire ambizioni di sviluppo proprio impegnandosi nell’alta innovazione e nella formazione scientifica. Non a caso, all’atto della sottoscrizione del protocollo d’intesa, il presidente Nardone ha espresso il proprio ringraziamento a tutti i protagonisti di questo importante atto il cui contenuto di innovazione è tanto elevato, quanto in linea con le linee di governo del suo ente che ha già segnato importanti punti a proprio favore in tale specifico settore. Gli investimenti effettuati da una delle più piccole Province del Sud in questo campo sono oggettivamente molto significative e coinvolgono settori ultra-competitivi come l’aerospaziale, la genomica e la proteomica. Nardone, oltre al compiacimento per l’iniziativa che rafforza la cooperazione scientifica tra Sannio-Italia e USA, ha così concluso il proprio ragionamento: «Ho sempre pensato, nel corso della mia attività amministrativa alla Rocca dei Rettori che fosse necessario ed opportuno la massima apertura da parte del Palazzo nei confronti della società civile in generale e delle Associazioni rappresentative di interessi legittimi diffusi, in quanto questo metodo di lavoro e di confronto con la realtà vera del Sannio arricchisce di contenuti gli istituti democratici, esaltandone le potenzialità: mi pare di poter dire che la sottoscrizione del Protocollo per la lotta al cancro ne sia la migliore dimostrazione».L’allora Sottosegretario al welfare Pasquale Viespoli, dal canto suo, pose in risalto come da Benevento sia partito un forte segnale per la costruzione di una rete di ricerca scientifica nazionale secondo le indicazioni del Governo che nella Finanziaria 2006 ha appostato nel Bilancio di previsione dello Stato, per la prima volta, risorse molto ingenti proprio per la lotta al cancro e per realizzare nuove e più corpose sinergie in tali indagini. Benevento, ha sostenuto Viespoli, si candida ad un ruolo molto significativo di supporto all’impegno di tanti poli presenti nel Paese proprio perché nasce quale interfaccia internazionale di studi, ricerche ed esperienze. Roberto Scerbo, Presidente del Consiglio dei Governatori italiani del Lions Club, espresse la propria vivissima soddisfazione per il lavoro svolto dai soci Raffaele Romano, Emilia Pati Chica, Carlo Landolfi ed, ancora, da Pasquale Bizzarro per mettere insieme energie, intelligenze ed Istituzioni in un qualificante programma di sviluppo, peraltro perfettamente in linea, con lo spirito di servizio che anima l’Associazione.Il dott. Tonino Pedicini, responsabile dell’Agenzia regionale per la sanità in Campania, pose in evidenza il fatto che per la prima volta in Italia si sia pensato prima a formare i ricercatori e poi a realizzare le strutture edili per farli operare: fino ad oggi, è avvenuto il contrario, cosicché, quando tutto è andato per il meglio, ci si è ritrovati con un bell’edificio senza però nessuno che vi lavorasse dentro. 7.Nel corso dell’anno 2006 e 2007 sono stati banditi i concorsi per la partecipazione di giovani ricercatori presso le Università americane.In data 5 ottobre 2007 anche la Harvard University ha siglato il medesimo accordo con Provincia di Benevento e Ministero del welfare.Anche la Harvard University si è impegnata a far sì che i ricercatori formatisi presso i propri laboratori lavorino presso il MIB.

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