Maltempo: Benevento; sindaco, alluvione come terremoto 1980

"L'alluvione che ha colpito Benevento e provincia, prima il 15 e poi il 19 ottobre scorsi, rappresenta l'evento più grave accorso negli ultimi anni alla città ed alla provincia. Un evento paragonabile al terremoto del 1980". Lo ha riferito al sito Anci il sindaco di Benevento Fausto Pepe, che oggi ha presentato la propria relazione al Consiglio comunale del capoluogo sannita, sostenendo con forza che "lo stato di emergenza è un atto necessario". "Non potevamo aspettarci ciò che è accaduto il 14 ed il 15 ottobre scorsi. Per quella notte – racconta Pepe – la Protezione civile aveva diramato un codice arancione, come già altre 30 volte era accaduto nel corso dell'anno, compreso il 15 agosto, e mai si erano verificati eventi di tale intensità e con tali ripercussioni. E' chiaro che qualcosa è andato storto. Il 19 ottobre, giorno del secondo evento calamitoso, il codice diramato è stato rosso e ci ha messo in condizione di preparare adeguatamente la città e i cittadini". Per questo motivo, ha aggiunto, "condivido il pensiero del presidente Fassino e del sindaco di Catania Bianco quando dicono che è inderogabile l'adeguamento dei sistemi di allerta nonché della pianificazione nella gestione dei rischi locali. Alcune delle zone più fortemente colpite, ad esempio, non erano nemmeno comprese nella mappatura dei rischio fornitaci dall'Autorità di bacino che ovviamente andrà completamente riscritta alla luce di ciò che è accaduto". "I soli danni alla parte pubblica – ha sottolineato il primo cittadino di Benevento – ammontano a circa 24 milioni di euro e è ancora in corso la definizione del danno ai privati. In questa situazione lo stato di emergenza è un primo atto necessario. Apprezzo dunque le parole del premier che ha garantito che queste prime misure verranno approvate nel prossimo Consiglio dei Ministri. Oltre allo stato d'emergenza – ha concluso Pepe – servono misure speciali, non solo finanziarie ma anche di prospettiva ed opportunità".(ANSA).

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