Maltrattata e ridotta in schiavitù dal marito. Arrestato 44enne di Amorosi.

L’uomo è stato fermato ad Amorosi, dove vive, dai carabinieri della cittadina campana in collaborazione con quelli della compagnia di Lucera, che con i militari beneventani hanno condotto le indagini sulla base delle denunce della donna e dei parenti di questa. Sono stati infatti proprio i famigliari della donna – a quanto viene reso noto – a scoprire, nel febbraio scorso, le condizioni nelle quali veniva tenuta la loro congiunta, a portarla via da casa e a ricondurla a Lucera, dove è stata curata in ospedale. Di qui la denuncia ai carabinieri di Lucera, che hanno informato i militari di Amorosi e la procura campana, le indagini e il provvedimento di fermo eseguito nelle ultime ore.A quanto è stato reso noto, i parenti della donna da tempo non ricevevano sue notizie. Nel febbraio scorso decisero perciò di recarsi ad Amorosi a farle visita. Giunti nella cittadina beneventana non poterono entrare in casa, perché nessuno apriva loro: decisero quindi, evidentemente temendo che potesse essere accaduto qualcosa di grave, di introdursi nell’abitazione, dopo aver rotto un vetro. Dentro trovarono la loro congiunta in un grave stato di denutrizione e prostrazione, infreddolita e sporca, in una stanza in pessime condizioni igieniche. Nella camera c’erano scarafaggi, immondizie e avanzi di cibo. Vista la situazione, i familiari decisero di portare immediatamente via da quel posto la donna e la ricondussero con loro a Lucera e solo al loro arrivo nella cittadina pugliese – a quanto si sa per ora – presentarono denuncia ai carabinieri. Da lì poi sono partite le indagini condotte dal Nucleo operativo della compagnia di Lucera in collaborazione con i militari di Amorosi e coordinate dalla distrettuale antimafia di Napoli. Ora l’uomo è rinchiuso nel carcere di Benevento, mentre la donna – dopo aver ricevuto cure in ospedale a Foggia – è tornata a casa dei suoi parenti. Secondo il racconto fatto dalla donna stessa ai militari, l’uomo aveva nei suoi confronti un atteggiamento ostile e violento con continui maltrattamenti fisici e morali. In una circostanza l’uomo la percosse violentemente al punto da procurarle la frattura del femore destro. La donna ha inoltre riferito di aver vissuto in uno stato di abbandono in condizioni igieniche assolutamente precarie. La sua alimentazione era costituita da qualche frutto e dagli avanzi del cibo consumato dal marito. La porta di casa – a detta della donna – era sempre chiusa a chiave dal marito che usciva la mattina per recarsi al lavoro, mentre lei era talmente intimorita da non aver nemmeno tentato di allontanarsi. (ANSA).

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