Mastella: \”non mi minaccio da solo\”

IL TESTO – «Currimm’, è Pasqua cù capretto»: così comincia la lettera di minacce, contenente anche un proiettile, recapitata mercoledì a Mastella nella sua casa di Ceppaloni. «Pochi giorni fa – si legge nel testo della lettera scritta in dialetto napoletano – a Napoli ti è andata bene. Ma la prossima volta non sbaglieremo. Anche perché non useremo le mani. Vedi questo «pisellino» (il riferimento è al proiettile, ndr). Lo usavano le Br e non sbagliavano mai». E ancora, sempre rivolgendosi a Mastella: «No a sindaco di Napoli. Resta nella tua terra. Pasqua non è così lontana. Currimm’, è Pasqua cù capretto». La lettera è stata presa da Sandra Lonardo, moglie di Mastella. La signora Mastella ha immediatamente allertato la Digos.

«NON MI MINACCIO DA SOLO» – Circa i mandanti della missiva e i motivi «io non mi minaccio certo da solo – ha detto ironico il leader de «I Popolari del Sud » – e di sicuro si sta poco tranquilli. Ho paura che qualcuno la stia prendendo sotto gamba». L’intimidazione, secondo quanto si apprende, sarebbe da collegare all’aggressione subita dall’ex Guardasigilli alcuni giorni fa a Napoli.

Redazione online Corriere del Mezzogiorno

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