Campania, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata e Calabria. Un viaggio per “ascoltare, proporre e pensare al sud di oggi e a quello del futuro” da quale sono nate le dieci proposte. Vale a dire: la Giornata europea della memoria per le vittime delle mafie; una direttiva della Commissione europea per un più efficace utilizzo dei beni confiscati alle mafie; un ‘Centro permanente di formazione di cultura europea’ a Caserta in una struttura confiscata alla criminalità organizzata. Ed ancora, il coinvolgimento, per i prossimi tre anni, attraverso il programma Erasmus, di studenti e universitari del Sud; ospitare, in accordo con le università italiane, ragazzi della sponda sud del Mediterraneo. E poi, nominare in ogni Consiglio comunale delle regioni del Sud un delegato alle politiche comunitarie, in modo da diffondere tutte le informazioni che riguardano l’Ue; inserimento nei Pof (Piani dell’offerta formativa) delle scuole temi inerenti i programmi e i valori europei; Erasmus per professionisti e dipendenti pubblici; interventi infrastrutturali sui porti di Napoli, Salerno, Gioia Tauro, Brindisi, Taranto e Bari e infine la modifica dell’attuale legge elettorale italiana e la reintroduzione dei collegi uninominali o delle preferenze.
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