Milano: inchiesta su vigili, pm chiede processo per trans Bruna e cinque ‘ghisa’

Milano, 15 gen. (Adnkronos) – La pm di Milano Giancarla Serafini ha chiesto il processo per la transessuale Bruna e per cinque agenti della polizia locale (per due è stata chiesta l’archiviazione dopo la chiusura indagine) coinvolti nell’episodio avvenuto lo scorso 24 maggio a Milano. La transessuale di origine brasiliana, che stava dando in escandescenze, era stata avvicinata al parco Trotter e nel tentativo di calmarla gli agenti l’avrebbero accerchiata, colpita con un manganello e con calci e spray al peperoncino come raccontato da lei nella denuncia per lesioni personali aggravate presentata dal suo legale, l’avvocatessa Debora Piazza.

Nel tragitto dal parco Trotter all’Ufficio centrale arresti e fermi della polizia locale per identificarla compiutamente la donna, che deve rispondere di resistenza, lesioni e ricettazione di una tessera dell’Atm, ha tentato la fuga quindi avrebbe colpito uno degli uomini in divisa.

Per i vigili l’accusa è, a vario titolo, di lesioni aggravate per aver colpito Bruna con “due violenti colpi alla testa” con un manganello, quindi per averle spruzzato “per due volte lo spray urticante al peperoncino in direzione degli occhi nonostante fosse in posizione di resa”, infine per averla colpita ancora con il manganello al fianco destro, quindi con un calcio alle gambe. Alcuni dei vigili dovranno rispondere anche di falso in atto pubblico per aver dichiarato che la 43enne avrebbe dato testate contro i finestrini dell’auto di servizio – “circostanza falsa in quanto non riscontrata” – o per averla descritta come “in evidente stato di agitazione”, mentre Bruna si presentava “tranquilla e collaborante”.

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