Milano: ordinanza, ‘da Tombolini furia omicida brutale, difficile non uccida ancora’ (2)

(Adnkronos) – Per il gip “nell’attesa di un auspicabile accertamento tecnico sull’imputabilità dell’indagato, gli elementi appena evidenziati inducono a ritenere particolarmente elevato il pericolo di recidivanza” e per questo Tombolini deve restare nel reparto di psichiatrica dell’ospedale San Paolo, sotto custodia cautelare. Pur non essendoci traccia documentale di una storia psichiatrica dell’indagato, il giudice ripercorre alcuni avvenimenti: da un passato di dipendenza da droghe all’intervento chirurgico per un’ernia al disco del 10 agosto scorso, quindi “Da due settimane avrebbe iniziato a non parlare più e a minacciare il suicidio”.

Il 18 ottobre si era andato dal medico di base, il quale gli aveva rilasciato un’impegnativa per una visita psichiatrica, che avrebbe dovuto svolgere il 7 novembre. “Il 19 ottobre si è reso protagonista di un primo episodio violento, manifestatosi con danneggiamento di oggetti di casa, come riferito dal padre, scagliati anche contro i genitori (come riferito dalla sorella). I genitori chiedevano l’intervento delle forze dell’ordine e lo stesso veniva condotto in ambulanza al pronto soccorso, dal quale l’indagato si allontanava a piedi, facendo ritorno in casa”, il 26 ottobre contattava personalmente la Croce Rossa, lamentando dolori alla testa e alla schiena e ancora una volta si allontanava poi dal pronto soccorso.

“Infine, il giorno dell’arresto – si legge nell’ordinanza – è stato sottoposto ad una gastroscopia con sedazione, a seguito della quale, nonostante le rassicurazioni mediche, avrebbe iniziato a maturare pensieri ossessivi ipocondriaci che avrebbero poi scatenato la furia omicida”.

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