«Nuova influenza, potrebbe essere rinviata la riapertura delle scuole»

«Valuteremo anche in merito alla data di riapertura delle scuole. Nell’unità di crisi sulla nuova influenza attiva presso il ministero del Welfare – ha precisato Fazio – siedono infatti anche i rappresentanti del ministero dell’Istruzione. Non possiamo escludere un ritardo nella riapertura delle scuole». Il vicemistro ha però precisato che «al momento non vi è alcuna decisione in merito, poichè in Italia l’epidemia di grandi dimensioni non è ancora arrivata ed è dunque prematura una decisione in merito». Tuttavia, ha aggiunto, «dobbiamo tenere tutte le ipotesi aperte».GELMINI – Successivamente però il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini ha precisato che «Al momento non è previsto nessun rinvio dell’apertura delle scuole». Il ministero del’Istruzione ha la «massima attenzione sull’evolversi della situazione della nuova influenza e sta valutando con scrupolo di tutti scenari» ha spiegato la Gelmini, commentando l’evolversi della cosiddetta nuova influenza e l’ipotesi di un’eventuale chiusura delle scuole. «Per questo – ha aggiunto – faremo tutte le verifiche necessarie, anche se al momento la situazione non preoccupa. È giusto, comunque, che i ministeri dell’Istruzione e del Welfare valutino tutti gli scenari, non sottovalutando il problema». Il ministero dell’Istruzione, infatti, sta portando avanti un monitoraggio attento e continuo sulla vicenda, lavorando in stretta collaborazione con il viceministro alla Salute Ferruccio Fazio e con l’unità di crisi attivata presso il ministero del Welfare, pronto a prendere tutte decisioni che si riterranno necessarie.SETTEMBRE MOMENTO CRUCIALE – Il mese di settembre, con la prevista riapertura delle scuole, «sarà sicuramente un momento cruciale», e dal momento in cui l’epidemia di nuova influenza si presenterà in Italia il contagio sarà «molto rapido» ed i casi aumenteranno velocemente ha sottolineato però ancora Fazio. «L’epidemia di nuova influenza – ha affermato Fazio – arriverà anche in Italia e, quando arriverà, presenterà una capacità di raddoppio dei casi in media ogni 10 giorni». L’epidemia, ha precisato, «quando arriverà, si svilupperà cioè in modo progressivo ma veloce e la riapertura delle scuole è un momento cruciale». Ad oggi nessuna ipotesi o misura è esclusa e tutto dipenderà dunque, ha precisato il viceministro, dalla valutazione dell’andamento dell’epidemia nel nostro paese quando questa si verificherà. Pertanto, ha sottolineato Fazio, «non escludiamo neppure la vaccinazione dei bambini dai sei mesi in poi, se ciò si dovesse rendere necessario. Ma valuteremo – ha concluso – anche con gli altri paesi e ci confronteremo con l’Oms».NUMERO VERDE – «L’influenza A potrebbe iniziare a diffondersi in agosto, con pochi casi, perchè cominciano a rientrare tutte le persone dall’Inghilterra, ma potrebbe anche non essere così e in ogni caso noi siamo pronti ad affrontarla. Così Fazio ha poi precisato la previsione da lui fatta sull’arrivo della pandemia anche in Italia il prossimo mese. «La gente non deve spaventarsi – dice Fazio – in quanto abbiamo un sistema di controllo e prevenzione che ci permette di fermare la diffusione del virus e di curare le persone, ma abbiamo due aspetti da tener presente: uno è che prima o poi deve arrivare e non possiamo attuare misure di contenimento totali all’infinito, comunque stiamo cercando di avere prima possibile i vaccini; il secondo è che attuare misure di contenimento vuol dire considerare anche che l’influenza potrebbe mutare e diventare più “cattiva”. Da lunedì sarà in ogni caso attivo il numero verde 1500 per tutte le informazioni alla popolazione».

ARTICOLI CORRELATI