Paolucci (FdI) propone una Costituente per il Sannio. “Necessario unoscatto d’orgoglio, di amore per la propria terra”

L’autarchia nella gestione dei rifiuti, lanciata oggi dall’assessore De Nigris, pur legittima nella forma, apre però un fronte di riflessione politica.

Perchè è la prova evidente che, nel Sannio, si fatica ad affrontare le questioni ed i problemi in termini complessivi. Il dialogo tra istituzioni, politica e attori del territorio è latente e a volte conflittuale.

Appare assurdo che una provincia piccola, con non particolari disastri ed emergenze, con potenzialità enormi, in alcuni settori (penso a quello agroalimentare o dei beni ambientali e storici), non riesca a fare suqadra e si autocondanni alla marginalità, allo spopolamento ed alla povertà.

La politica sembra sorda alle istanze del territorio. Gli spunti lanciati delle associazioni di categoria degli industriali, dei costruttori, dell’agricoltura cadono puntualmente nel vuoto.

Eppure, a fronte di un tessuto così debole, l’imperativo dovrebbe essere quello di costruire una rete ed un dialogo tra istituzioni e territorio che possa, una volta per tutte, decidere cosa fare per il futuro, non solo per il presente.

Il recente impegno dell’arcivescovo nella questione delle aree interne è stato accolto con una certa freddezza locale, con il risultato paradossale di spostare il tavolo in sede regionale. Quella stessa sede napoletana da sempre matrigna nei nostri confronti.

La autonomia cittadina nella gestione dei rifiuti determinerà, in ogni caso, la vanificazione di ogni prospettiva di ciclo integrato provinciale dei rifiuti.

L’assenza di programmazione nel campo turistico ed agroalimentare farà sfumare l’imput lanciato dall’associazione industriali di costruire un processo che possa far diventale il Sannio una destinazione.

Il lavoro è fuori dall’agenda politica ed i nostri giovani lasciano ogni giorno la nostra terra.

Forse è necessaria un presa di coscienza di questa dinamica che porta a dilaniare ancora di più un tessuto smembrato, sfilacciato, senza decisioni e, quindi, senza prospettive.

Dove prevalgono solo polemiche e piccoli orticelli, non si farà mai rete, non si costruirà mai un sistema Sannio.

E il tempo non aiuta. Non possiamo aspettare che qualcosa cambi dall’esterno.

E’ urgente una presa di coscienza del fallimento di politiche autoreferenziali e parcellizzate.

Ma per fare squadra, è indispensabile uscire dal particolarismo personale e politico ed avere l’umiltà di ammettere che nessuno, da solo, ce la può fare a produrre risultati.

Ed uscire dalla politica del comunicato stampa e dell’annuncio.

La situazione è troppo grave per poterci consentire tutto questo. E la prossima tornata elettorale per le regionali non aiuterà, perchè favorirà fisiologicamente le divisioni, non le condivisioni.

Ci vuole uno scatto d’orgoglio, di amore per la propria terra.

Propongo a tutte le istituzioni di vertice, Provincia e Comune capoluogo in primis, di convocare una Costituente del Sannio. Un incontro aperto a istituzioni, partiti ed associazioni per decidere degli obiettivi comuni su aree interne, spopolamento, rifiuti, collegamenti, trasporti e sanità, almeno. Per trovare delle convergenze di territorio sul Sannio e sulle sue prospettive. Un tavolo nel quale non si parli del passato ma, finchè siamo ancora in tempo, del futuro, se ci sarà.

Federico Paolucci – Portavoce provinciale Fratelli d’Italia

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