Pietrelcina. Elezioni comunali 2021: “termina l’era”  Domenico Masone. In campo  il suo vice Salvatore Mazzone

Le elezioni comunali 2021 si terranno in una data compresa tra il 15 settembre e il 15 ottobre  nei comuni con scadenza naturale del mandato degli organi eletti nel 2016 ed in quelli alle elezioni anticipate perché commissariati o per altri motivi. Il rinvio è stato adottato a causa del perdurare dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Andranno alle urne gli elettori di 1.316 comuni, di cui 1.131 appartenenti a regioni a statuto ordinario e 185 a regioni a statuto speciale. Tra i 20 comuni sanniti impegnati al rinnovo dei rispettivi consigli, oltre al capoluogo sannita, troviamo tre comuni viciniori: Pietrelcina, Pago Veiano e Pesco Sannita. E, proprio la cittadina che ha dato i natali a Padre Pio è quella che presenta più problematiche legate ai giochi elettorali aperti. Nulla è scontato a Pietrelcina. Il prossimo turno elettorale in autunno, non vedrà la presenza dell’attuale primo cittadino Domenico Masone. Quest’ultimo non potrà più candidarsi dal momento che, è al secondo mandato consecutivo da sindaco, In totale, l’attuale primo cittadino ha indossato la fascia tricolore per 20 anni. Un autentico record con l’attuale normativa di legge. Mentre il primato è detenuto dal compianto ex primo cittadino di Pietrelcina Lino Mastronardi  con oltre 21 anni consecutivi di “gestione amministrativa”. Per quanto attiene il prossimo turno elettorale, sicuramente non ci sarà la precarietà della precedente votazione del 2016 con una lista dell’ultima ora. Infatti, il divario tra Domenico Masone lista civica “Il Faro”  e  Antonio Iadanza lista civica “Rinascita”  fu elevato e sproporzionato. L’attuale primo cittadino, riuscì a totalizzare ben 1509 preferenze pari al 70,61%, mentre Antonio Iadanza appena 628 voti pari al 29,38%. Il divario come si può notare fu notevole e abissale. Altra musica, sarà per il prossimo appuntamento elettorale. Da diverso tempo, malgrado la situazione legata al Covid, vi sono state telefonate e intese tra diversi cittadini per allestire una lista competitiva da contrastare all’attuale gruppo elettorale del “Faro”. Da più parti è notorio che vi sono diversi candidati di uno spessore elevato per capeggiare la lista che dovrà raccogliere l’eredità della minoranza. Intanto, per quanto attiene la maggioranza sembra scontata la candidatura a primo cittadino dell’attuale vice- sindaco Salvatore Mazzone. La quasi certezza deriva dal fatto che, proprio Mazzone si è autoproclamato portavoce del sindaco Masone. Infatti, è presente sui social con insistenza  e nella quotidianità per cercare di trovare adepti e tentare di convincere gli elettori a votarlo. Non si comprende ancora se rimarrà il simbolo de “Il Faro”. Altro punto interrogativo, come hanno dichiarato diversi elettori della lista “Il Faro” i quali non gradirebbero la presenza in lista di attuali consiglieri. Le motivazioni sono tante, in particolare per l’assenza suo piano politico  e amministrativo. “La politica è servizio e non tornaconto personale  o meglio non si può essere amministratore per risolvere problematiche personali, di famiglia o di amici e parenti”. Una cosa è certa per le prossime elezioni tutto è azzerato sia per quanto riguarda la maggioranza che la minoranza. Ovviamente, i giochi sono aperti. Si prevedono candidature forti, di peso e con tanta voglia di iniziare un nuovo cammino e  una “nuova era” per Pietrelcina. Da più parti sono convinti che nulla è scontato e nulla è deciso. Questo insegna la storia e le tornate elettorali. In particolare, lo stesso candidato a sindaco Salvatore Mazzone non potrà cullarsi sui 506 voti totalizzati nella precedente votazione del 2016. Altri tempi e altri presupposti, che ora non ci sono più. Sono trascorsi ben cinque anni  e sono in tanti a voltare le spalle all’attuale gruppo amministrativo. Le motivazioni legate, in particolare alle problematiche economiche del bilancio comunale, le tante opere costruite che fanno bella mostra di sé sull’intero territorio comunale senza produrre nessun guadagno, anzi solo spese legate al mantenimento e alla gestione. Una cosa è certa, molti cittadini sono liberi di votare dal momento che non c’è più la presenza di un autentico leader nella persona di Domenico Masone, un vero trascinatore della politica nel bene e nel male. Anche se, lo stesso Masone si è trovato a gestire la “cosa pubblica” in un periodo davvero storico e fortunato per tutta Pietrelcina, quale il Giubileo 2000 con l’introito di milioni  e milioni di euro nelle casse comunali, come pure la Beatificazione  e la Canonizzazione di Padre Pio che hanno portato nel paese sannita turisti  e quindi una fiumana di soldi un po’ ovunque. Tutti hanno beneficiato di questo periodo storico. Da una parte l’amministrazione comunale, dall’altra tutto il settore e l’indotto dei commercianti  e ogni altro settore collegato. La prossima amministrazione comunale si troverà a gestire debiti e problematiche di grande rilievo. Per cui, è difficile trovare un punto di equilibrio  e anche una certezza delle varie liste per trovare una giusta collocazione in un momento storico di grande incertezza, disoccupazione e problematiche nel settore del commercio.

di Lino Santillo

 

 

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