POST-ALLUVIONE, MASIELLO E SOSSI (COLDIRETTI) INCONTRANO GRIMALDI

A preoccupare Coldiretti sono anche i risultati dello screening sui danni alle infrastrutture pubbliche, che ammontano a oltre 500 milioni di euro. Anche se la previsione dei Comuni di 700 milioni è stata fortemente ridimensionata, ad oggi le risorse messe a disposizione dal Governo non coprono neanche il 10%.
“Abbiamo condiviso con il commissario Grimaldi – afferma il presidente Masiello – le preoccupazioni che abbiamo manifestato fin dai primi giorni dopo il disastro di metà ottobre. Il fenomeno meteorologico che ha colpito il Sannio è stato troppo diffuso e violento per affrontarlo un pezzo alla volta. Per questo continuiamo a chiedere di gestire il post-alluvione con uno sguardo d'insieme. Ci preoccupa molto constatare ad oggi l'insufficienza delle risorse. Non avere la forza di ricostruire una strada o un ponte si ripercuote non solo sulla vita dei cittadini, ma anche sulle capacità produttive delle aziende. In particolare si ripercuote sulle aziende agricole, che per loro natura insistono in aree rurali, che hanno fatto del territorio uno degli elementi cardine per la propria crescita economica. Al commissario e alle Istituzioni pubbliche continuiamo ad offrire la massima disponibilità per un tavolo di lavoro comune e permanente. Tanto è vero che abbiamo inviato al Prefetto una richiesta formale per l'istituzione di un tavolo di confronto, che definisca le traiettorie di ricostruzione del Sannio. Occorre fare una ricognizione di tutte le risorse disponibili e mettere in fila le priorità. Anche alla luce della dichiarazione da parte del ministro Martina dello stato di calamità, che ha fatto scattare una serie di opportunità per il nostro comparto”.
Una fonte ulteriore per agevolare la ricostruzione è la misura 5.2.1 del nuovo Psr. “Occorre tenere alta l'attenzione – sottolinea il direttore Sossi – affinché la Regione Campania rispetti gli impegni presi per accelerare il più possibile l'attuazione del nuovo piano. Nell'ultima riunione del Comitato di Sorveglianza siamo riusciti ad ottenere delle modifiche interpretative. Coldiretti ha chiesto chiarimenti sostanziali sull'applicazione della misura per le calamità. Siamo riusciti a far passare una chiave di lettura che va incontro anche alle esigenze del Sannio alluvionato. Gli interventi finanziari previsti andranno calcolati sulla mancata produzione e non, come lasciava intendere una prima lettura, la produzione lorda vendibile annuale andata persa. Sarebbe stato un paradosso perché molte delle aziende danneggiate avevano già raccolto l'uva o dovevano ancora seminare i cereali. L'accoglimento di questo criterio spiana la strada per attingere presto a ulteriori risorse utili e rimettere in moto l'economia del territorio”.
 

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