Presentata a Roma la XXIX edizione di Benevento Città Spettacolo

All’appuntamento sono intervenuti i rappresentanti istituzionali del Sannio, il direttore artistico, Enzo Moscato, oltre a diversi attori, produttori, registi ed autori che saranno impegni in rappresentazioni inserite nel cartellone della XXIX edizione di Benevento Città Spettacolo, una tra le rassegne teatrali più antiche e prestigiose d’Italia.Ed è proprio sul coraggio della scelta teatrale che il direttore artistico, Enzo Moscato, ha puntato l’attenzione in avvio del suo intervento.“Benevento merita di essere lodata – ha spiegato il maestro – per l’ardire dimostrato. Perché costituisce l’unica città che ancora punta esclusivamente su questa antica arte. Coraggio che è ancora più meritorio in un momento molto difficile per il teatro, vittima della moda e dell’ “Ignoranza dell’altro”, tema che potrebbe caratterizzare il festival del prossimo anno. Non esiste altro appuntamento in Italia che si dedichi al teatro nella sua purezza. Termine, quest’ultimo, a me caro perché rimanda ad un concetto cui aspirare. Benevento, in questo festival, non è solo contenitore ma anche contenuto coi suoi artisti, teatri e meravigliosi scorci”. In seguito, Enzo Moscato, è entrato nel vivo della XXIX edizione della rassegna, illustrando il tema scelto per quest’anno, “Lo Straniero”, che “deve essere considerato non soltanto in senso antropologico – ha specificato il direttore artistico –, e non per forza come qualcosa estraneo da noi, visto che Lo Straniero è anche il lato oscuro di ognuno. Quello presentato oggi, è certamente tra i cartelloni più prestigiosi della storia della rassegna”. Si parte il 6 e 7 settembre con l’attesissimo spettacolo Boris Godunov del gruppo catalano La Fura dels Baus, unica data per il Sud Italia. L’evento scenico, versione aggiornata del dramma di Alexander Pushkin, è ispirato alla presa degli ostaggi al Teatro Dubrovka di Mosca durante il musical Nord-Ost nel 2002.Nel suggestivo scenario dell’Hortus Conclusus il 10 settembre Lucio Dalla darà voce all’artista fiorentino Benvenuto Cellini con lo spettacolo di musica e parole Dalla o Cellini?, con brani interpretati dallo stesso cantautore bolognese e parti recitate su musica dall’attore Marco Alemanno. Si proseguirà poi con uno spettacolo sul rapporto tra donne e potere, Regine, interpretato da Anna Proclemer (12 settembre), Parole dette in sogno di Enzo Moscato (12 settembre), Rabinovich e Popov di Moni Ovadia (15 settembre) e il Recital di Juliette Grèco (18 settembre). Da segnalare, inoltre, gli spettacoli di Marina Confalone, Alla Meta (15 settembre), di Vincenzo Cerami e Rosalia Porcaro, Ma dove vai? (19 settembre), di Catherine Spaak con Storie parallele (21 settembre) e del duo Mimmo Paladino-Enzo Moscato Toledo Suite (21 settembre). Di grande attualità, infine, lo spettacolo Gomorra (20 settembre), tratto dall’omonimo romanzo di Roberto Saviano e da un’idea di Ivan Castiglione e Mario Gelardi.16 giorni di spettacoli, laboratori, mostre e eventi speciali, circa 150 artisti in scena, 41 rappresentazioni, 5 teatri e 8 spazi di rilievo storico artistico coinvolti, ospiti internazionali, 10 prime assolute (“Parole dette in sogno”, “Toledo Suite”, “Alla meta”, “Ma dove vai”, “L’altro”, “Tra la terra e il cielo”, “Malacorte”, “La Giostra”, “E-stranei, a strange coil”, “La mia stagione all’inferno”), 10 prime nazionali (“Parole dette in sogno”, “Toledo Suite”, “Alla meta”, “Ma dove vai”, “L’altro”, “Tra la terra e il cielo”, “Malacorte”, “La Giostra”, “E-stranei, a strange coil”, “La mia stagione all’inferno”), 5 creazioni originali per il Festival (“Parole dette in sogno”, “Toledo Suite”, “L’altro”, “Alla meta” e “Ma dove vai”) e poi: convegni e rassegna teatro ragazzi. Sono questi i dati snocciolati dal direttore artistico della rassegna a chiusura del suo intervento. La signora del teatro italiano, Anna Problemer, presente all’incontro insieme agli artisti Gioia Costa, Marco Marchisi, Antonello Cossia, Riccardo Caporossi e Peppe Fonso si è detta felice di ritornare a Benevento.“Una città che è sempre inserita nelle nostre tournee perché vanta un pubblico estremamente partecipe, che riesce a dare emozioni come raramente capita”.Il sindaco di Benevento, Fausto Pepe, ha voluto sottolineare come “in un periodo dove festival di grande tradizione, come quello di Venezia, accusano la stanchezza di formule abusate, il teatro nella sua nobile semplicità e ricca tradizione può costituire un elemento di differenza, di originalità. Benevento è lieta di poter proporre all’attenzione nazionale la specificità e la bellezza di un territorio ancora da scoprire. Gli artisti di Città Spettacolo fanno grande la rassegna ed a loro volta sono aiutati ad essere grandi dal prestigio di un festival tra i più importanti”.Aniello Cimatile, presidente della Provincia di Benevento, ha ricordato i suoi trascorsi teatrali. “L’auspicio – ha detto il rappresentante istituzionale – è che sia un festival non esclusivamente di fruizione ma di confronto e discussione”. L’incontro coi rappresentanti della stampa è stato moderato dall’assessore alla Cultura della città sannita, Raffaele Del Vecchio, che nel corso della conferenza ha annunciato il grande progetto culturale messo in cantiere per il prossimo anno, quando si festeggerà il trentennale della rassegna, per l’istituzione di un museo per Benevento Città Spettacolo. “Ma in occasione del trentennale – ha proseguito della Cultura della città di Benevento – stiamo lavorando per celebrare degnamente un traguardo storico”.E’ intervenuto alla conferenza anche l’addetto alle Politiche culturali dell’ambasciata di Cina, Chen Wenfeng.Dal 6 al 21 settembre, dunque, Benevento diventa capitale di teatro.

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