Questa provincia ha perso sicurezza e serenità. Nell’esprimere tutta la mia vicinanza alla famiglia colpita da questo atto di violenza.Nunzia De Girol

Non Ë vero che la nostra terra sia un’isola felice. Non lo Ë pi_ da tempo.Certo, non Ë paragonabile al napoletano, al casertano o ad altre violente realt‡ a noi vicine, ma questo non vuol dire che il nostro Sannio sia stato preservato dalla malapianta.Gli episodi di violenza – fortunatamente non tutti cruenti come quello di ieri mattina – cominciano ad essere oramai all’ordine dle giorno.Rapine, incendi di auto a ripetizione, furti in abitazioni, e dunque esecuzioni camorristiche, intimidazioni violente. Per non parlare poi dei drammi relativi a quello che semplicisticamente viene definito autodanneggiamento: morti per droga ritrovati negli appartamenti in maniera sempre pi_ frequente; mamme che ammazzano i figli e via discorrendo.Tutto questo, solo qualche anno fa, non esisteva nel nostro Sannio. La rapina ad una banca era un evento raro e di cui si parlava per mesi…E la politica, rispetto a tutto ciÚ, cosa ha fatto?La grande responsabilit‡ della politica, anche nostrana, Ë stata quella di aver sottovalutato il problema o, peggio, di aver guardato da un’altra parte.Quando alla fine di un ciclo politico-istituzionale non si ha il coraggio di presentare il conto, ma quello vero e non quello immaginifico, e di mettervi dentro tutto, anche questo oggettivo deterioramento del tessuto sociale della nostra terra, vuol dire che si Ë consaspevoli del fallimento e che – come per altro – si fa di tutto per occultarlo esaltando finti avvenimenti culturali e proponendo giornate e giornate di festini – finanziati con risorse pubbliche che potrebbero essere ben pi_ utilmente investite – che ad altro non servono se non a distrarre l’attenzione della gente dai veri drammi della nostra provincia.

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