Questione ospedali, Boffa: \”Le divisioni tra campanili sono inutili\”

Come si vede sono dell’opinione che occorre salvaguardare sia il presidio di Cerreto come ospedale territoriale, sia l’ospedale di Sant’Agata, un presidio di assoluta eccellenza per il quale, non da oggi, sto sostenendo con azioni concrete a livello regionale l’apertura, come ho avuto modo di dire in più occasioni nel rapporto con la popolazione e gli amministratori locali. Lo scorso 2 ottobre, infatti, in occasione della fiaccolata organizzata a Sant’Agata per chiedere l’apertura dell’ospedale, sottolineavo, in una nota inviata al sindaco, che “.. l’apertura della nuova struttura ospedaliera rappresenta uno snodo essenziale di un più vasto progetto di riqualificazione e miglioramento del sistema sanitario della provincia di Benevento, un sistema che dell’integrazione e dell’interconnessione delle diverse peculiarità di tutti i presidi presenti sul territorio sannita deve fare il suo punto di forza e di eccellenza… Ritardare ulteriormente l’apertura del nuovo ospedale di Sant’Agata non si può. Tante sono infatti le attese e le risorse pubbliche che si sono impegnate per la realizzazione di questo progetto”. 
Come si vede sostengo la stessa posizione, con coerenza, a Cerreto, a Sant’Agata e dappertutto, senza opportunismi o calcoli di parte. Forse qualche ultimo arrivato non se n’è accorto non conoscendo la storia dell’ospedale di Sant’Agata de’ Goti, e di questo mi dispiace. Per quello che mi riguarda – aggiunge – continuerò a sostenere un’azione di promozione dello sviluppo del mio territorio complessivamente inteso con un’offerta integrata di servizi.
Resto poi sorpreso e desolato  – conclude l’on. Boffa – dal fatto che assessori provinciali, anziché avere una visione complessiva dello sviluppo della provincia e guidare le comunità verso obiettivi di crescita condivisi, riducano la loro azione a lotta tra campanili o a visioni parziali e inconcludenti o peggio a contrapposizioni sterili tra paesi e territori. Le lotte tra campanili le lascio a chi non sa far di meglio e mi chiedo se gli amministratori della Provincia intendano ulteriormente affrontare i problemi delle nostre comunità e guidare i processi di sviluppo in questo modo e con questo stile. Sarebbe interessante al riguardo conoscere l’opinione del Presidente della Provincia”.

 

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