RIFIUTI. NOI CAMPANIA :” RUGGIERO CONTINUA A SFORNARE STUPIDAGGINI”

Leggiamo con stupore le continue esternazioni del consigliere provinciale del Pd di Benevento, Giuseppe Antonio Ruggiero, in materia di gestione rifiuti.
Un ambito a lui certamente molto noto visti i suoi recenti trascorsi, ma sul quale, a quanto pare, continua imperterrito a sfornare stupidaggini.
Così il coordinamento provinciale di Noi Campani che prosegue.
Il consigliere Ruggiero, già tutto fare dell’ex presidente della provincia Ricci e ventriloquo del Pd decariano, parla di rifiuti mostrando un’ingenuità da scolaretto che però poco gli si addice.
E allora ci vediamo costretti a rinfrescare la memoria corta, anzi cortissima, del consigliere Ruggiero e a porgli qualche domanda che avevamo giusto appuntato nella nostra mente e volevamo da un po’ rivolgere a lui e agli amici decariani.
Ruggiero, nel suo delirio da scolaretto smemorato, dimentica che fino a qualche anno fa ha governato, con i compagni di merende, la Provincia consegnandoci quegli sfaceli e quegli azzardi e obbrobri gestionali che ora la Rocca si ritrova a dover fronteggiare.
Il tuttologo Ruggiero, che con Ricci era consigliere delegato anche alle Politiche ambientali, dovrebbe spiegarci il suo impegno per la Samte e in particolare come si sono accumulati i venti milioni di debiti e, se la memoria dovesse di nuovo aiutarlo, dovrebbe dirci qualcosa  sulla fondatezza e legittimità dei bilanci Samte e della Provincia.
E visto che siamo in argomento, vorremmo sapere da Ruggiero se si è mai recato da consigliere delegato a Casalduni per verificare l’operatività dell’impianto. Come mai prima dell’incendio ne Ruggiero, ne i suoi compagni hanno mai sollevato il caso delle migliaia di tonnellate di rifiuti stipati nei capannoni dello Stir? Per coprire chi e cosa?
Il consigliere Ruggiero invece di aprire bocca e mettere penna su carta per proferire mere fesserie, farebbe bene a spiegarci come mai la Samte, durante la gestione sua e dei suoi amici, ha accumulato da un lato ben venti milioni di debito e dall’altro migliaia di tonnellate di rifiuti stipati nello Stir per i quali però risultano comunque incassati in parte i proventi per il conferimento.
E, cosa ancor più grave, deve dirci perché si è consentito alla Samte di emettere fatture ai Comuni per operazioni inesistenti. Il costo di quelle fatture avrebbe dovuto comprendere l’ingresso, la lavorazione e la messa a discarica dei rifiuti. Ma se quei rifiuti erano ancora lì nello Stir accatastati, senza essere condotti a discarica, perché mai le fatture risultano emesse?
Un altro mistero che lo smemorato Ruggiero potrebbe aiutarci a svelare ,se dovesse riacquistare la memoria, è quello sui mancati pagamenti alla Samte, sempre durante la sua gestione della materia ambientale, da parte di alcuni Comuni sanniti di fede piddina decariana. Vicende delle quali se Ruggiero non dovesse illuminarci potrebbero interessarsi altri organi competenti, magari per fare luce su tutta questa oscurità.
Infine il buon Ruggiero dovrebbe anche spiegare a noi e ai cittadini sanniti qual è stato il suo livello di controllo come consigliere delegato su tutte queste torbide vicende e se in merito si è mai rapportato con il controllo analogo della Provincia.
In considerazione di ciò che sa e che dovrebbe lui spiegare a noi che abbiamo ereditato una tale situazione di compromissione della gestione rifiuti, ci viene da chiederci: da che pulpito viene la predica? Sicuramente da un grande peccatore.

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