Rintracciato dalla Polizia di Stato Paolo Messina, 31enne, presunto colpevole dell’omicidio di Antonello Rosiello

Alla base dell'omicidio  secondo quanto si apprende  ci sarebbe un prestito di 40mila euro non restituito dalla vittima a Messina. Rosiello, che gestiva l'azienda pastaia ''Cavalier Vincenzo'', è stato 'prelevato' dal suo assassino a casa, intorno alle due di notte. Rosiello  sempre secondo una prima ricostruzione – è sceso dalla sua abitazione di San Martino Sannita, vicino al capoluogo sannita, ed è salito sull'auto di Messina, una Mercedes, per raggiungere il rione 'Libertà' di Benevento. Tra i due sarebbe nata una accesa discussione sfociata poi in tragedia. L'assassino ha esploso due colpi di pistola contro la vittima, che stava scendendo dall'auto, e che lo hanno ferito mortalmente. Una volta dato l'allarme da alcuni residenti che hanno udito gli spari, la polizia di Benevento si è messa subito sulle tracce del killer, anche con l'ausilio della visione di alcuni filmati registrati da telecamere di sorveglianza in zona, comprese quelle in uso all'interno della casa del killer. L'autore del delitto è stato subito identificato tanto che nell' abitazione di Messina, resosi irreperibile sin dal primo momento dell'omicidio, sono state rinvenute due pistole, detenute illegalmente. Gli investigatori hanno poi scoperto anche alcune tracce di sangue sulle ruote dell'auto dell'omicida che nella fretta di fuggire, dopo l'uccisione di Rosiello, è passato sul corpo della vittima. Nel corso del pomeriggio, prima della cattura del presunto assassino, la polizia ha ascoltato in questura la sua compagna che è stata denunciata per favoreggiamento. Messina, in serata, è stato catturato mentre si recava presso lo studio di un avvocato della città. Condotto in questura, Messina è stato sottoposto a fermo di polizia per le numerose prove di colpevolezza acquisite dagli investigatori ed è stato rinchiuso nel carcere di Capodimonte di Benevento.
 

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