Il calcio come bene sociale: antropologia e sociologia di Eupalla”

Illustre il partérre degli ospiti: moderati da Lorenzo Preziosa, hanno relazionato sul tema il Responsabile Comunicazione del Calcio Napoli Nicola Lombardo, il vice-presidente della società partenopea Edoardo De Laurentiis ed il direttore generale del Benevento Calcio, Antonio Loschiavo. Nelle loro parole la difficoltà di coniugare le esigenze del calcio-business con la veicolazione del momento ludico e valoriale della pratica sportiva. Sia dall'ottica della grande società di Serie A che del club di Lega Pro sempre più prevalgono, infatti, fattori di disvalore collegati al rapporto tra calcio- marketing e TV, alle problematiche connesse alla proprietà degli stadi o a fatti di cronaca nera (dalle curve chiuse, al caso-Evacuo ai recentissimi fatti di Salerno).

Particolarmente illuminanti le conclusioni affidate ad uno dei massimi giornalisti sportivi italiani, Italo Cucci. Nelle sue parole la capacità di disvelare, con sapiente ironia, alcuni miti del calcio contemporaneo: dall'enfasi sulla violenza (“anche negli anni '20- ha ricordato- il primo scudetto del Bologna venne assegnato non senza una vere e propria “sparatoria”coi tifosi avversari del Genoa”) all'inesistenza, nell'Italia del dopoguerra, di una vera e propria cultura sportiva. “Persino nella Costituzione- ha sottolineato Cucci- non vi è spazio per la parola sport!”. Eppure il calcio, coi suoi deliri e le sue gioie, con la semplice immagine del legame che avvince una squadra nel momento del goal continua a rappresentare momento irrinunciabile nella vita di tanti, quale autentico e “popolare” fenomeno unificante della realtà nazionale.

In platea, oltre alle autorità locali, i responsabili ed i ragazzi dell’IPM (a loro è andato una set di divise da gioco, dono del Benevento Calcio), i vertici del Coni provinciale, ex calciatori di Serie A e di Lega Pro e i giovani calciatori del Real Airola.

L'incontro di Italo Cucci con la realtà airolana è poi proseguito nella mattinata sabato 23 novembre con un riuscito e partecipato confronto con gli allievi del locale Liceo Classico.

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