RIONE FERROVIA. BLITZ ANTIPROSTITUZIONE DEI CARABINIERI

L’operazione odierna, che ha avuto inizio alle 12,00 circa nel quartiere “ferrovia” e precisamente in viale Principe di Napoli e vie adiacenti, ha portato al fermo di tre giovani prostitute nigeriane di 28, 30 e 21 anni che esercitavano attività di adescamento e di meretricio in quella zona.
La presenza di prostitute nigeriane già da tempo aveva attirato l’attenzione dei Carabinieri che stavano monitorando il fenomeno per meglio delinearne le circostanze e le fattezze per la predisposizione di un efficace dispositivo di intervento. Ulteriori informazioni nel senso sono pervenute ai militari anche dal più famoso dei social network: facebook dove, in una pagina, i Carabinieri hanno riscontrato, ampiamente rappresentato, il fenomeno della prostituzione nel capoluogo con la presenza in strada delle lucciole, con tanto di documentazione fotografica e parecchi commenti da parte dei vari utenti, permettendo, così, agli uomini dell’Arma di intervenire in maniera più incisiva.
Singolare, inoltre, è l’espediente usato dalle tre lucciole per procacciarsi i clienti: infatti le donne questa volta non hanno fatto ricorso ad abbigliamento succinto o atteggiamenti ammiccanti, bensì nascondevano la loro vera attività dietro l’innocente vendita di fazzoletti di carta.
Le donne, tutte vestite in jeans, maglioncino e giubbotto come qualsiasi altra normale ragazza e munite di pacchetti di fazzolettini di carta, dietro il pretesto della vendita, approcciavano per strada i potenziali clienti, rivelando poi la vera “attività” e ricevendone da questi l’assenso o il rifiuto alla prestazione sessuale.
Nel corso dell’operazione i Carabinieri hanno anche fermato alcuni clienti che, dopo essere stati identificati, sono stati rilasciati.
Una volta condotte le donne in Caserma, i militari hanno dato luogo alle operazioni di fotosegnalamento ed ai consueti accertamenti, verificando che le stesse, tutte domiciliate in Italia senza fissa dimora, sono state controllate dalle Forze di Polizia, sempre per fatti analoghi, a Milano, Bergamo, Roma, Napoli, Reggio Calabria, Catanzaro, Brindisi; ed inoltre sono risultate anche colpite dal provvedimento di espulsione dal territorio nazionale poiché  a seguito della loro entrata clandestina in Italia non erano in regola con la normativa inerente il permesso di soggiorno.
Pertanto, a conclusione della vicenda, i Carabinieri hanno interessato le competenti Autorità amministrative per l’avvio della procedura di espulsione ed il rinvio nel paese di origine.
 

ARTICOLI CORRELATI