RIVERBERI International Brass Festival

Il primo a prendere la parola è stato l’Assessore Del Vecchio: “è la seconda volta, dopo Universo Teatro, che mi trovo a dare un contributo alla realizzazione di un progetto che nasce dall’idea di recuperare quanto di meglio esiste nella nostra città a livello di forze artistiche. A Benevento esistono tante espressioni artistiche nate dalla passione e diventate, poi, delle realtà cittadine. Ricordo tanti anni fa la manifestazione Jazz Eventum, organizzata da Gennaro Del Piano. Oggi siamo qui a presentare un nuovo evento che arricchirà la proposta culturale della nostra città”. “Se facciamo nuove cose non significa non portare avanti le altre” – continua Del Vecchio – “Dopo Città Luce, è in corso il Laboratorio del Progetto Strega. Insomma, chi fa dell’arte il proprio lavoro a Benevento ha l’occasione di partecipare a cose di qualità”. Poi, aggiunge – “International Brass Festival è la sigla che inseriremo nel logo per ricordare che Benevento è nel sud Italia. È necessario sfatare il mito negativo che si ha di un sud fatto di truffe, di immondizia e quant’altro; bensì bisogna far conoscere che c’è una parte di questo sud che ha voglia di migliorare e veicolare una nuova immagine positiva. Sulla scena si alterneranno artisti internazionali accanto ad artisti sanniti in vari luoghi della città che non saranno solo teatri. Il Centro Sociale, dove già si realizzano momenti di aggregazione attraverso manifestazioni artistiche, sarà una delle location; ma Riverberi andrà nei quartieri della città usufruendo di spazi come quello del Teatro Libertà”. – conclude – “È necessario de localizzare gli spettacoli per creare attrattive anche al di fuori del centro storico.”

A questo punto è intervenuto l’Assessore alla Partecipazione Giovanni D’Aronzo: “Voglio ringraziare l’Assessore Del Vecchio per l’impegno che ogni giorno mette nel suo lavoro, per l’abnegazione con la quale porta avanti iniziative che mirano a lasciare un segno positivo alla città, come il Teatro Libertà che darà l’opportunità a tanti giovani di potersi esprimere e conoscere nuove realtà artistiche.”

Subito dopo ha preso la parola il direttore artistico: “L’idea di “Riverberi” nacque a Skopje due anni fa dove, congiunti dal produttore Enrico Blumer, io e i macedoni Dzijan Emin e Georgi Saresky inventammo una formazione sicuramente inusuale, “The Skopje Connection” per registrare un album. Dopo tre giorni in sala d’incisione decidemmo di aggiungere un brano ghost-track finale con un suono completamente diverso da registrare in un luogo insolito, una moschea. La moschea si rilevò in realtà un antico, splendido bagno turco ma il suono restò proprio quello che mi avevano descritto: comodo, spazioso, ascetico e ipnotico. Per chi suona strumenti a fiato non esiste spazio più seducente di una chiesa o di una grotta dotata di riverbero naturale ed infatti, letteralmente rapiti da quel suono, d’incanto, non pensammo solo ad una semplice ghost-track aggiuntiva ma registrammo nuovamente l’intero album di getto, ribattezzandolo Amam (bagno turco).” – Aquino continua – “Rientrato in Italia, cominciai ad immaginare il festival “Riverberi”, mi confrontai con amici, consultai artisti e tecnici del suono, elaborai un’idea progettuale e la proposi ad istituzioni locali e non, raccogliendo il consenso e l’entusiasmo dell’assessorato alla cultura del Comune di Benevento”. – poi, precisa – “Il festival ha due principali intenti: ricerca di suoni naturale e il tema dei brass (ottoni). Le location saranno individuate e selezionate da tecnici preposti al fine di ottenere sonorità perfette; il tema dei brass prevederà la scelta di band con leader che suonano strumenti in ottone”. – Aquino conclude – “Il calendario sarà ricco di sonorità eterogenee tra loro, collegate dalla linea guida di qualsiasi tipo di musica, improvvisata e scritta: la ricerca di un suono.” Gli artisti che il festival Riverberi ospiterà saranno il trombettista Paolo Fresu, i norvegesi Arve Henriksen e Jan Bang, gli americani Kneebody, i Defunkt del trombonista Joe Bowie, il chitarrista Berili Lagrene, il pianista Giovanni Guidi, le voci di Kelly Joice e Monica Mou, la Cosmic Band del trombonista Gianluca Petrella, The Skopje Connection, Ruth Young, Andrea Boccalini, i trombettisti Giorgio Distante, Mino Lacirignola, Ferreri e Sabatino, la fanfara balcanica del cornista Donato Inglese, Gianluca Brugnano e i validi progetti degli artisti beneventani Sergio Casale, Alessandro Tedesco, Gianluca Bufis, Giampiero Franco, Gianluca Grasso, Aldo Galasso, Giovanni Francesca, Dario Miranda, Martucci, Fanelli, i Riverberi metropolitani e altri ancora. Gli ospiti del festival sono dotati di un proprio caratteristico suono che, con brama e velleità, audacia e destrezza, brio e risolutezza, caratterizza l’artista, proiettandolo verso modi e non stili, con la consapevolezza di poter utilizzare l’arte senza archetipi e deboli congetture.

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