S.Arcangelo, il CODISAM chiede incontro con il Prefetto De Miro

” le continue e reiterare rassicurazioni espresse nei confronti della comunità santarcangiolese riguardanti una normale accettabilità di un’opera quale la discarica, – si legge nella lettera- spacciata come di “pubblica utilità”, sembrano non più reggere e cominciano a non convincere neanche chi, fino ad ora, non si era mai espresso in merito (Provincia e Comune).Che il sito non fosse idoneo ad ospitare una discarica per RSU di quelle dimensioni, lo avevano denunciato i cittadini del piccolo comune, riuniti in Comitato – Codisam – anche da lei. In particolare, tecnici indipendenti e liberi da qualsiasi pressione, politica e deontologica, avevano fatto notare come, per un semplice principio di precauzione, era meglio non continuare ad insistere su un versante potenzialmente a rischio di dissesto. Abbiamo ribadito tali perplessità nelle numerose riunioni, molte delle quali sono state fatte alla sua presenza, a Napoli e a Benevento. I nostri tecnici sono purtroppo stati invitati, e neanche tanto gentilmente, a “non creare allarmismi e panico tra la popolazione”, qualcuno anche a “non condizionare i tecnici dello staff commissariale” (parole del dott. De Gennaro).In questo momento 2 vasche sono quasi complete, riempite di rifiuti tal quale di provenienze non certa; le altre 3 previste sono in fase di scavo e di allestimento. La vasca IV ha però subito una battuta di arresto per un disgraziato slittamento dell’argine non previsto e per una serie di fratturazioni del pendio che hanno consigliato, ai tecnici dello staff sopraccitato, di installare strumenti di controllo del versante stesso.Ma allora quel sito è veramente “un sito difficile”! I cittadini lo avevano già intuito, i tecnici che lei conosce molto bene lo avevano ribadito in relazioni scritte e depositate nelle sedi opportune. E la bonifica delle vecchie discariche? E le opere di contenimento e stabilizzazione del versante e dei fenomeni franosi “superficiali”? Causa patrocinio non bona, peior erit.Le preoccupazioni della popolazione, anche riguardo al degrado dell’ambiente circostante la discarica, sono aumentate, alimentate anche dall’atteggiamento distratto delle istituzioni che dovrebbero tutelare gli interessi legittimi, anche privati, di chi vive a stretto contatto con un’opera di questo genere. Tali preoccupazioni sono alimentare dalla latitanza degli enti preposti ad assicurare un costante monitoraggio per la salute dei cittadini e degli enti che dovrebbero preoccuparsi del sostegno economico alle aziende agricole che hanno visto crollare i prezzi e le richieste dei prodotti della zona. Ricorda le famose “spalmature economiche” da lei più volte messe in evidenza?La storia di S. Arcangelo è marcata per i prossimi 20 anni da un evento di questa portata, troppo grande per una comunità formata da 600 anime; la sua storia non sarà più scandita da giornate normali, non sarà mai più la stessa e, per certi versi, sarà ancora da scrivere. Per questi motivi il Comitato chiede un incontro urgente al fine di discutere di questi gravissimi problemi ed altri che le saranno comunicati di persona. Miriamo ad avere da lei ragguagli al fine di ridare tranquillità e serenità alla nostra popolazione e stemperare il clima di crescente tensione e sfiducia nelle istituzioni. Vogliamo essere messi sullo stesso piano di quei cittadini a cui i rifiuti sono stati tolti dalle strade e dagli occhi dei bambini davanti le loro scuole, dalle piazze, dai nostri monumenti, dagli ospedali; era giusto rimuovere quei rifiuti ma in democrazia i cittadini dovrebbero essere tutti uguali, avere pari dignità e tutti dovrebbero avere diritto ad una vita serena e ad un ambiente pulito e il più possibile integro.Siamo certi che, come in altre occasioni, si dimostrerà sensibile alle nostre richieste e ci vorrà ricevere per ascoltare quanto avremo da dirle.”

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