Sanità: Bonaccini, ‘il Pd sta dalla parte del Ssn’

Roma, 23 dic (Adnkronos) – “La politica, quando sceglie, dice da che parte sta. E il Pd sta dalla parte” degli operatori sanitari “e dalla parte del Ssn”. Lo dice Stefano Bonaccini nelle sue ‘Proposte per la sanità pubblica’ presentazione in occasione della ricorrenza dei 44 anni dalla nascita del Servizio sanitario nazionale su iniziativa di Tina Anselmi.

“A chi mi chiede dell’identità del Pd, del significato di essere di sinistra, dei nostri valori fondanti io rispondo sempre che il diritto alla salute (insieme a quello all’istruzione) per tutti i cittadini – senza distinzione di ceto sociale, reddito, territorio di residenza e provenienza – è il primo pilastro. Un diritto universale davanti al quale non può esserci distinzione tra ricco e povero. E l’articolo 32 della nostra Costituzione dice benissimo di cosa stiamo parlando: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”, spiega Bonaccini.

Il candidato alla segreteria del Pd, in un intervento sui suoi social, indica le “scelte che considero necessarie”. Tra queste, “il primo problema è il sottofinanziamento del SSN: da troppo tempo ci diciamo che la spesa sanitaria dell’Italia deve essere allineata a quella degli altri Paesi europei; durante la pandemia avevamo fatto un passo avanti, ma adesso rischiamo di farne uno indietro, anche a causa di un’inflazione galoppante che è ben lontana dall’essere coperta dalle risorse stanziate da questo governo. Ci danno “uno” ma l’inflazione si mangia “due”: il risultato è “meno uno””.

(Adnkronos) – “L’obiettivo che ci eravamo dati durante la pandemia, anche grazie ai 20 miliardi stanziati dal PNRR per la sanità, era quello di portare la spesa sanitaria oltre il 7% del PIL. Da quest’anno invece riprenderemo ad allontanarci da quel traguardo. Si torna al vecchio insomma. Se la sanità è una priorità bisogna ripartire da qui, permettendo alle Regioni di recuperare tutte le risorse impiegate per contrastare la pandemia, per organizzare la vaccinazione di massa, per l’aumento sproporzionato del costo dell’energia e l’inflazione superiore al 10%”, dice ancora Bonaccini.

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